SCICLI – Presenterebbero degli errori diversi canoni idrici 2020 recapitati dall’amministrazione Giannone ai cittadini. Le presunte bollette errate vengono contestate dal Comitato Cambiare Scicli.
“Prima di tutto –esordisce il presidente del gruppo Giuseppe Implatini– si segnala che il Comune di Scicli, come al solito, ha inviato le fatture dei canoni idrici 2020 già scadute”.
I bollettini, stando a Implatini, “sono pervenuti agli utenti nel mese di aprile 2021, con scadenza di pagamento il 20 marzo 2021”.
Il Comitato Cambiare Scicli si rivolge al sindaco Enzo Giannone ponendogli una domanda: “come si fa a pagare una fattura entro il 20 marzo 2021 dopo averla ricevuta ad aprile 2021?”.
Implatini mette anche in evidenza che “sono state emesse fatture per consumi di idrici stimati superiori ai metri cubi realmente consumati, poiché il Comune non ha effettuato la lettura annuale del contatore, posizionato all’esterno di ogni immobile”.
Secondo il Comitato è “palesemente illegittimo” che il Comune “continui ad addebitare agli utenti € 1,55 per spese di fatturazione, in quanto l’art. 21, comma 8, del D.P.R. 26/10/1972, n. 633 stabilisce che ‘le spese di emissione della fattura e dei conseguenti adempimenti e formalità non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo’”.
Quarto errore individuato nelle bollette idriche 2020 e cerchiato in rosso da Implatini riguarda l’applicazione della tariffa uso domestico. “Ci sono casi in cui questa è stata applicata considerando 3 componenti occupanti l’utenza, nonostante l’autocertificazione attestante un numero uguale o superiore a 4 occupanti. Così è stato addebitato un importo superiore a quello dovuto, in violazione della Delibera di consiglio comunale (n. 58 del 30/09/2020) che stabilisce: ‘le fasce tariffarie sono commisurate al numero dei componenti occupanti l’utenza’”.
“Pertanto –prosegue il presidente del comitato Cambiare Scicli- nel caso di fattura emessa per 240 mc di acqua consumata, il Comune ha addebitato un importo maggiore di quello dovuto di € 50 ,00”.
Evidenziati i presunti “errori e incongruenze“, commessi nell’emissione delle bollette idriche 2020, Implatini invita l’amministrazione Giannone a “voler disporre l’annullamento di tutte le fatture errate e a emetterne di nuove, conformi alla normativa vigente e la proroga della scadenza di pagamento delle stesse”.
“In ultimo dobbiamo rilevare che l’amministrazione comunale –conclude Implatini- non ha operato alcun controllo sulla emissione delle fatture idriche al fine di evitare errori, violazioni di norme e scadenze incongruenti”.