SCICLI – Dubbi e polemiche in città aleggiano da giorni intorno ai canoni idrici 2020, recapitati dal Comune ai cittadini. Le perplessità sull’emissione delle fatture sarebbero tante da generare persino un “caos bollette”. Una confusione riscontrata da Scicli al Centro che ha così esposto il suo punto di vista sui tanto discussi bollettini.
“Molti in città –afferma la lista civica- lamentano l’arrivo delle bollette idriche esose. Siamo convinti che il fisco, in tutte le sue articolazioni, anche locale, debba essere ‘amico’ del cittadino. È un’impostazione amministrativa e culturale che, spesso, viene abbandonata dagli Enti Locali per motivi di ‘bilancio’. Eppure, il cittadino, specie quando si tratta di un commerciante o di un imprenditore che investe, produce e assume, non può rimanere, come ogni anno, disorientato dinnanzi alle bollette che arrivano dal Comune”.
SaC converge sul solco tracciato dal comitato “Cambiare Scicli” che in precedenza ha contestato le bollette idriche ed elencato “gli errori e le incongruenze” riportate nelle stesse. “Come già rilevato da autorevoli professionisti, come il Dott. Giuseppe Implatini, le fatture dei canoni idrici dell’annualità 2020 sono state inviate ai cittadini nel corrente mese di aprile, eppure la scadenza di pagamento è fissata al 20 marzo 2021”.
“Dunque, a noi come ai nostri concittadini, -prosegue la lista civica- sorge spontanea la seguente, innocente, domanda: come si può pagare una fattura, ricevuta ad aprile, con scadenza risalente a marzo?”.
Non sarebbe la prima volta che qualcuno storce il naso alla lettura delle bollette provenienti da palazzo “Palle”. “Stessa situazione –rileva la lista civica– si era verificata pochi mesi fa, allorquando il Settore Tributi del Comune aveva approvato le tariffe TARI in data 28/12/2020 ed inviato a gennaio 2021 i relativi bollettini per il pagamento TARI 2020, con scadenza retroattiva del 30 novembre 2020 e 31 dicembre 2020”.
Oltre ai termini di scadenza “da rivedere”, Scicli al Centro segnala anche che “molti cittadini, sui social e non, hanno evidenziato come le bollette, a loro pervenute, riportino la dicitura ‘non residente’ a destinatari, in realtà, residenti, generando conseguenze significative sulla medesima bolletta”.
Presunte anomalie che vanno risolte perché “è chiaro che poi i cittadini –spiega Scicli al Centro- si ritrovano disorientati e pieni di dubbi”. Per la lista civica è quindi arrivato il momento di “ripensare la burocrazia comunale, il settore tributi dell’Ente e il rapporto tra Comune e cittadino”.