SCICLI – Nuovo anno e nuove polemiche, non c’è pace per le bollette dell’acqua a Scicli. “Troppo salate, scadute e non congrue ai consumi effettivi”, sembra che si inciampi sempre negli stessi (presunti) errori.
La situazione si presenta ciclicamente in città, come fanno notare anche Marianna Buscema e Armando Fiorilla: “Di anno in anno –esordiscono- ci troviamo a dover sempre intervenire sulla situazione delle bollette idriche per tariffe fuori controllo che vengono richieste ai cittadini”.
Sulla questione si è mosso ieri il Comune di Scicli. Sono state spalancate le porte dell’ufficio tributi a tutti i contribuenti che chiedono chiarimenti su eventuali anomalie nel calcolo dell’importo delle fatture idriche recapitategli.
La disponibilità data da palazzo di città a ricalcolare le bollette, in caso di errori riscontrati, è stata apprezzata dalla consigliera comunale di Italia Viva e dal segretario del Partito socialista.
Un’iniziativa “opportuna” per i “tantissimi cittadini che si sono visti addebitare -continuano- cifre che non corrispondono assolutamente a quanto consumato durante l’anno”. Piccola parentesi aperta e subito chiusa da Buscema e Fiorilla che tornano a criticare l’amministrazione comunale sulla gestione dei canoni idrici. In particolare illustrano le conseguenze negative sulle casse dell’Ente che potrebbero causare le bollette errate.
“Come sappiamo –spiegano- le entrate delle tasse, quindi anche quelle relative al canone idrico, fanno parte di un bilancio previsionale che poi diventa a sua volta parte integrante di entrate che vengono messe nel bilancio effettivo”. Il rendiconto rischia così di essere “falsato” perchè “le entrate non vengono più a corrispondere a quelle effettivamente introitate dal Comune”, hanno proseguito.
I due esponenti della politica locale chiamano in causa l’assessore ai Tributi, Gugliemo Scimonello. Buscema e Fiorilla si rivolgono a lui ponendogli una precisa domanda: “Si interverrà per correggere il rischio di un falso in bilancio di previsione e l’ingiustificato sovraccarico di lavoro per il personale degli uffici e il disagio per i cittadini?”.
Ma l’interrogativo principale resta uno: “Perché di anno in anno si continuano a fare gli stessi errori?”.
“Personalmente come consigliere di minoranza –aggiunge Buscema- ho già protocollato negli anni precedenti interrogazioni in merito ma gli errori si perpetuano pertanto sarebbe bene cominciare a riformare in modo chiaro il servizio idrico partendo dalle letture”.
I rappresentanti di Italia Viva e Partito Socialista vanno indietro negli anni, fino al 2016. “In quell’anno l’Amministrazione Comunale affermava che era in corso di accertamento il costo reale del servizio nell’anno corrente, al fine di verificare l’esatta consistenza e il costo del servizio, e per parametrare in maniera corretta il costo finale per gli utenti, ovvero la giusta tariffa. C’è infatti un gap tra l’acqua erogata, l’acqua realmente fruita dagli utenti, e il tributo pagato”.
Dopo aver dato uno sguardo al passato Buscema e Fiorilla rilevano che “in questi anni trascorsi la situazione non sia migliorata!”.
“Abbiamo in un primo momento aumentato e formato il numero di coloro che potevano svolgere il servizio di letturisti. Poi abbiamo esternalizzato il servizio, fatto appalto per cambio contatori… a cosa è servito?”, si domandano, ritenendo “urgente la revoca dell’incarico a privati della gestione del servizio idrico perché inefficace ed improduttivo ed il potenziamento del personale letturista ed amministrativo”.
Buscema e Fiorilla annunciano un Consiglio comunale convocato venerdì prossimo per discutere sulle tariffe idriche relativo all’anno 2021. “Sarebbe bene a nostro avviso -concludono- fare un discorso più ampio in aula consiliare e non chiamare a raccolta la civica assise solo per approvare numeri e tariffe senza entrare in merito al dibattito!”.