SCICLI – L’avvio dei lavori per la costruzione su concessione demaniale (n.44 del 31.08.20) di uno stabilimento balneare sull’arenile della spiaggia di ponente a Donnalucata ci trova fortemente contrari e ci mette in allarme per le percussioni negative che tale costruzione comporterà sull’aspetto paesaggistico dell’area e sulla morfologia della spiaggia, per il suo notevole ingombro (circa 1800mq), per la specifica posizione al centro della spiaggia, per l’impatto sociale che tale struttura comporterà in un’area già fortemente frequentata.
Questa autorizzazione, se pur temporanea perché fatta in assenza di un PUDM approvato dal Consiglio comunale (il precedente risalente al 2007 non può essere ritenuto più attuale) è in contrasto con l’idea di sviluppo sostenibile ed ecocompatibile che questo movimento ha del turismo balneare da promuovere e far sviluppare sul litorale comunale e sul comprensorio sciclitano in genere.
Nel caso specifico trattasi di una concessione a costruire una struttura su un arenile di giurisdizione demaniale ma che, per la sua posizione (davanti al lungomare e frapposto alla vista del mare) rappresenta l’esproprio alla cittadinanza di un bene pubblico che per definizione è inalienabile.
L’assetto geomorfologico della spiaggia verrà fortemente alterato, per l’azione dei venti che impatteranno sulla struttura con il loro carico di sabbia. Questa inevitabilmente si raccoglierà in gran quantità a ridosso di essa e il cui sgombero non potrà essere gestito senza arrecare ulteriore danno all’assetto naturale della spiaggia.
L’intervento per tale azione comporterà l’uso di mezzi meccanici incompatibili con la presenza di dune in formazione e di vegetazione, che in atto rappresenta l’unico modo di stabilizzare e fermare la sabbia sollevata dai venti.
Si fa presente che la spiaggia di ponente, a seguito della costruzione della diga foranea a protezione del molo, è stata stravolta. L’enorme quantità di sabbia accumulata per la presenza della diga, ne ha stravolto la conformazione precedente e solo ora comincia a riprendere un equilibrio naturale. Infatti vi si stanno ricostituendo le dune che, grazie alla vegetazione, si compatteranno e stabilizzeranno la sabbia che ora, ad ogni ventata, invade le strade. Questo è un processo naturale che crea fastidio alla cittadinanza donnalucatese oltre a costi in più per la collettività.
La costruzione di una struttura balneare sull’arenile, ostacolerà ulteriormente la programmazione delle azioni utili ad intervenire in modo appropriato sul problema da parte del Comune.
Pertanto riteniamo inopportuna la costruzione di uno stabilimento balneare sulla spiaggia di Ponente di Donnalucata, chiediamo agli enti preposti:
-di rivalutare le autorizzazioni già date anche tenendo presente che larga parte della popolazione si è espressamente pronunciata negativamente;
– di procedere con urgenza a definire un piano di utilizzo delle spiagge che sia coerente con lo sviluppo ecosostenibile della fruizione turistica e ricreativa del nostro mare così come è sempre stato detto in tanti proclami;
– di continuare a rispettare e a difendere una delle principali condizioni del nostro mare che piace agli amici che vengono a visitare il nostro territorio dove trovano spiagge libere e aperte a tutti, senza oboli e senza riserve.
Scicli Bene Comune