SCICLI – Vecchi intoppi burocratici ancora da sbrogliare e l’improvviso scoppio della pandemia hanno messo all’angolo gli impianti sportivi della città. Già poco valorizzate prima dell’emergenza sanitaria, le strutture sembrano essere finite nel dimenticatoio.
Il tempo trascorre inesorabilmente e alcune di esse restano inagibili, mentre altre non sono mai state definitivamente aperte al pubblico. La necessità che si presenta adesso è come renderle finalmente tutte fruibili, in previsione di un graduale ritorno alla normalità e in vista della ripresa dei campionati a settembre.
Ma per fare questo bisogna intervenire e programmare fin da subito. Chi spinge sull’acceleratore è “Libertà popolare”. La lista civica fotografa le condizioni delle più importanti strutture sportive della città, a partire dallo stadio comunale “Ciccio Scapellato”. “L’impianto calcistico -commenta la lista civica- è bloccato da tempo anche a causa delle lentezze dei lavori di riqualificazione del quartiere Jungi”.
Tanti problemi che affiggono lo stadio, LP elenca i principali: “Il campo è ridotto in pessime condizioni, l’impianto elettrico non funziona, manca il decoro e non vi è traccia di interventi di manutenzione”.
Serve mobilitarsi subito per riabilitare lo “Scalpellato” anche perchè “il Consiglio Direttivo della Lnd Sicilia, ha stabilito che i campionati di Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria riprenderanno a settembre. Dunque, per le società è già tempo di pensare alla stagione 2021-2022 ed è importante che usufruiscano di un impianto che sia completamente agibile”, ha aggiunto Libertà Popolare.
Dallo stadio comunale agli impianti di via Foscolo, la descrizione della lista civica non cambia. “La situazione del campo di calcio del polivalente è ancora peggio con la struttura mai definitivamente aperta al pubblico, a causa di una serie di lungaggini amministrative mal gestite dagli uffici”.
“Il geodetico, una volta agibile e la volta dopo inagibile, è una struttura che ha bisogno di essere ristrutturata per poter essere fruibile da tutte quelle società che la richiedono”, ha proseguito Libertà Popolare.
Soffrono anche gli impianti sportivi di Donnalucata. “Non si hanno poi notizie -si legge ancora nella nota- delle due strutture sportive della borgata, vale a dire il palazzetto tensostatico di contrada Fabiano-Dammusi e la pista di atletica, che peraltro è di proprietà della ex provincia”.
“Noi di Libertà Popolare -spiega il coordinatore della lista civica, Peppe Puglisi– non facciamo proclami roboanti, ma proponiamo una ricetta tanto semplice quanto efficace: la fruizione di tutte le strutture sportive è legata sostanzialmente allo sblocco di pastoie burocratiche nelle quali finora nessuno ha messo mano in maniera organica, forse perché ha relegato lo sport ad attività di quart’ordine”.
Libertà popolare propone la creazione di una “task force, composta dagli uffici interessati, con l’obiettivo di sbloccare tutti gli iter amministrativi legati alle strutture sportive della città. A volte, tra istituzioni, così come tra enti e privati, basta semplicemente parlarsi per risolvere piccoli e grandi problemi, piuttosto che trincerarsi dietro aridi provvedimenti burocratici adottati da funzionari che, presi dal ruolo, -conclude Puglisi- non si rendono conto delle conseguenze sulla vita di relazione, sociale e di comunità”.