SCICLI – Passa al contrattacco la coalizione del Sindaco “Civici e Progressisti” per replicare alle critiche mosse dal gruppo promotore Cento Passi Scicli nei confronti dell’amministrazione comunale, accusata di non “tutelare” le aree verdi della città.
Nei giorni scorsi, al Comune è stato contestato di non avere difeso gli spazi destinati al verde pubblico che potrebbero essere “messe a rischio”, stando a CPS, da una recente decisione del Tar di Catania che ne potrebbe “determinare la cementificazione e la scomparsa di essi”.
La risposta delle forze che governano la città è stata immediata e dura. “Abbiamo letto con molta attenzione –esordiscono- quanto scritto dal portavoce del movimento Cento Passi Scicli, in merito alla sentenza del Tar che si è pronunciato sulla richiesta di riclassificazione urbana, per scadenza di vincolo, di un lotto destinato a verde pubblico e riteniamo utile sgombrare il campo da inutili strumentalizzazioni”.
Dalla maggioranza viene precisato che “la sentenza impone al Comune, stabilendone la tempistica, di riclassificare l’area del lotto in questione e questo non preannuncia nessuna ‘cementificazione’. Sarà il Consiglio comunale che, su proposta dell’amministrazione deciderà sull’atto presentato”.
CeP rassicura “chi ha a cuore la tutela delle aree verdi che questa maggioranza è già impegnata in tal senso. Riteniamo che lo scenario ipotizzato dal portavoce dei Cento passi Scicli si fondi su presupposti che fanno riferimento a fatti accaduti in amministrazioni precedenti”.
La coalizione del Sindaco posa gli scudi ed attacca. Ricorda che “nel 2014 il Consiglio Comunale in carica, sciolto poi per infiltrazioni mafiose, deliberò in merito a 5 richieste di riclassificazione. Stabilì che le aree in questione diventassero tutte zone edificabili”.
Il mirino di CeP resta puntato sull’attuale portavoce di Cento Passi Scicli. Quest’ultimo “in quell’amministrazione era presente, in qualità di assessore, ed è evidente che a quel tempo –scrive la maggioranza- il verde pubblico non era una sua priorità, come non lo era per l’attuale presidente del circolo Legambiente Kiafura di Scicli che nel 2015 ricopriva la carica di Consigliere comunale e votò per una riclassificazione che concedeva l’edificazione per altre 5 richieste”.
Le forze che governano punzecchiano ancora: “Registriamo con piacere che adesso entrambi, così come altri componenti di quel Consiglio Comunale –concludono- si sono convertiti all’ambientalismo militante”.