SCICLI – Dare a Cesare quel che è di Cesare. Italia Viva e Partito socialista riconoscono dei meriti per la realizzazione del nuovo hub vaccinale di contrada Zagarone.
“Quando un servizio c’è i cittadini rispondono”. È l’incipit di un documento in cui IV e PS parlano dell’attuale situazione sanitaria in città “che non è rappresentata solo dal punto vaccinale, c’è altro”.
“Fino a 15 giorni fa -si legge in una nota firmata da Marianna Buscema e Armando Fiorilla– i numeri dell’ospedale Busacca in merito alle vaccinazioni erano di molto inferiori rispetto ai numeri che si possono già riscontrare in questi primi giorni“.
“C’era difficoltà di prenotazione, -riporta il documento- non si trovava Scicli come centro vaccinale in modo regolare, spuntava sporadicamente e senza grande preavviso, cosa che adesso finalmente non accade più! Con regolarità compare il nome di Scicli nella piattaforma di prenotazione riuscendo così a dare un servizio ottimale alla cittadinanza”.
“Avevamo segnalato tutti i vari disservizi, adesso finalmente possiamo dire che Scicli ha un centro vaccinale che può essere appetibile non solo per gli sciclitani ma anche per la popolazione limitrofa. Indubbiamente -proseguono Buscema e Fiorilla- ci sarebbe piaciuto che questa operazione fosse stata fatta all’interno dell’ospedale Busacca. Abbiamo chiesto come mai ciò non fosse accaduto. C’è stato risposto che i motivi della scelta erano logistici e di sicurezza. Il centro allestito a Zagarone è ritenuto più adatto sia da un punto di vista logistico che per le cosiddette vie di fuga“.
“Non vogliamo certo montare una polemica se ciò sia vero o no, se si poteva fare in modo diverso, vogliamo, in questo caso, continuare a tenere accesi i riflettori sulla sanità sciclitana e sottolineare che quando i servizi vengono dati Scicli risponde!“, hanno aggiunto.
“Questo ci dovrebbe far riflettere anche in merito ad altri servizi che sono stati tolti alla cittadinanza o annunciati da anni e mai messi in pratica. Sarebbe ora di non spegnere più i riflettori sulla sanità sciclitana -concludono Buscema e Fiorilla- e continuare, così come è stato fatto con il centro vaccinale, con i tanti altri servizi ospedalieri che la città attende”.