SCICLI – Martina Giannone è instancabile! Ha appena finito di realizzare un altro lavoro, si tratta di un cortometraggio, dal titolo “Stato di Natura”, dedicato al tema della molestia verbale rivolte alle donne.
Il video cita indirettamente Malèna di Giuseppe Tornatore e ha per protagoniste alcune giovani donne di Scicli che nella rappresentazione scenica vivono con disagio la scelta di camminare sole per strada, in ragione degli apprezzamenti, a volte grevi, che gli uomini possono riservare loro.
“L’idea era di rapportare il fenomeno del catcalling -spiega Martina Giannone– alla nostra realtà sociale e territoriale. Ispirandomi al celebre film Malèna di Giuseppe Tornatore, ho tentato di ricreare l’iconica scena della passiata di Monica Bellucci. In questo caso però le protagoniste sono molte, infatti ho scelto di rappresentare un gruppo eterogeneo di ragazze, diverse per l’età, per i volti, per l’abbigliamento, per la femminilità, dunque non conformi agli stereotipi della bellezza mediterranea”.
“Questa scelta rappresenta anche che la violenza -prosegue Giannone- non viene mai subita solo da una tipologia di donna, ma da tutte noi. Le protagoniste del video dovevano essere le donne, perciò ho deciso di non far figurare alcun uomo ma di inserire solo le lori voci, per far intendere che questo fenomeno è così radicato nella società che la maggior parte delle ragazze ha sviluppato una paura inconscia di camminare da sola per strada…”.
“La scelta di girare le scene sotto il sole cocente, simboleggia il fatto che l’uomo si sente autorizzato a compiere questa molestia anche alla luce del sole, non c’è bisogno di aspettare la notte. In Sicilia ogni piazza diventa il luogo perfetto, -conclude Martina Giannone- a dimostrazione di questo durante le riprese più volte io e le protagoniste del video abbiamo subito Catcalling da parte dei passanti“.