SCICLI – Il calendario della ripartenza fissato dal Governo è ormai prossimo alla tappa di giugno, uno snodo importante per un graduale ritorno alla normalità.
Da domani i bar e i ristoranti potranno riprendere il servizio anche al chiuso, sia a pranzo che a cena. Altra novità riguarda il coprifuoco che dal 7 giugno verrà fatto slittare a mezzanotte per poi essere definitivamente cancellato il 21 giugno. Sono già tornate ad essere aperte le palestre così come i centri commerciali nel fine settimana. Dal 15 giugno sono consentiti, infine, matrimoni e feste ma solo con il green pass.
Sulle riaperture del prossimo mese è intervenuto il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti.
“Per quanto riguarda il settore della ristorazione –afferma- da domani un altro segnale significativo per far sì che il comparto possa cercare di attutire i colpi subiti durante questi mesi di pandemia. I primi riscontri parlano di un’attenzione importante da parte dei consumatori, come se si volesse cercare di recuperare il terreno perduto. Auspichiamo che questo trend si confermi anche nelle prossime settimane visto e considerato che stiamo entrando nel vivo della stagione estiva”.
Nonostante le prossime riaperture, per Manenti “restano i problemi legati alla mancanza di ristori adeguati rispetto alle perdite subite. Sulla base delle nostre stime, con riferimento alle indicazioni arrivate da un campione di associati, possiamo affermare che, allo stato attuale, i ristori sono serviti a coprire in media il 20% delle perdite”.
“Questo, naturalmente, -conclude il presidente di Confcommercio Ragusa- significa che se non si adotteranno provvedimenti specifici, quello che è andato perso rischia di rimanere tale, con un grave danno che andrà a ripercuotersi sulle scelte future di questo o quell’operatore. Ecco perché, dal nazionale al regionale, sino ad arrivare al locale, Confcommercio si sta battendo per sbloccare l’arrivo di fondi specifici allo scopo di sanare i danni”.