SCICLI – In attesa della zona bianca, la fascia con minori restrizioni anti-Covid in cui la Sicilia dovrebbe approdare il 21 giugno (in base all’attuale andamento dei contagi), lo slittamento del coprifuoco a mezzanotte rappresenta già un significativo passo in avanti verso la normalità a cui si era prima abituati. Da ieri sera il limite di orario per gli spostamenti è stato posticipato e nelle prossime settimane sarà definitivamente abolito.
Dalle 23 alle 24, un’ora in più che significa tanto, in particolare per i bar e i ristoranti. Per queste attività, in riferimento a quelle che operano sul territorio ibleo, l’allenamento del coprifuoco vale circa un milione di euro. “E’ questa la cifra -evidenzia in una nota Fipe Confcommercio Ragusa– che esse incassano mediamente nella fascia oraria che va dalle 18 alle 24. Un introito da non sottovalutare”.
Sul coprifuoco si è soffermano anche il presidente provinciale dell’associazione di categoria, Gianluca Manenti. “E’ un passaggio previsto, programmato, interlocutorio, verso la totale normalità, -afferma- che speriamo arrivi dal 21 giugno quando cesserà la limitazione dei vincoli orari”.
“Le aperture allungate significano fatturati migliori, con una migliore gestione dei costi fissi come gli affitti, le utenze e le spese amministrative che pesano per 24 ore, non solo sull’orario ridotto”, ha proseguito Manenti.
“Dopo bar e ristoranti, ora però sono le discoteche che devono poter ripartire. La loro chiusura –conclude il presidente di Confcommercio Ragusa– non solo crea danni economici per gli imprenditori ma lascia irrisolto il problema degli assembramenti della movida”.