SCICLI – Il “Busacca” di Scicli come ospedale di comunità, vale dire una struttura della rete territoriale a ricovero breve, prevalentemente a gestione infermieristica, destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica.
Una possibilità che l’on. Orazio Ragusa considera concreta, in quanto il nosocomio sciclitano “ha tutte le caratteristiche per candidarsi a diventarlo”. Motivo per cui il parlamentare regionale all’Ars ha inviato un documento all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, per chiedergli di “prendere in considerazione tra la serie di ospedali di comunità, che si intende attivare in Sicilia con i fondi Recovery, –scrive Ragusa- anche quello di Scicli”.
“Si tratta di una proposta -prosegue il deputato regionale della Lega- che avevo già lanciato negli anni scorsi e che diventa concretizzabile nell’ambito del rafforzamento delle cure intermedie”.
Il “Busacca”, stando a Ragusa, possiede tutti i requisiti per diventare ospedale di comunità, “a cominciare da una superficie minima di 1100 metri quadrati, passando per i 20 posti letto, oltre alla disponibilità degli spazi per un ambulatorio e tante altre caratteristiche che ne farebbero il sito ideale. Le strutture deriveranno preferenzialmente da ristrutturazione o rifunzionalizzazione di strutture già esistenti. E’ previsto -aggiunge il deputato regionale- che il costo di realizzazione di ciascun ospedale di comunità sia di circa 2,6 milioni di euro”.
A proposito di fondi, Ragusa precisa che il cronoprogramma per l’utilizzo delle somme del Recovery contempla delle scadenze ben precise: “Entro il mese di settembre la ricognizione di siti idonei, entro dicembre di quest’anno l’individuazione precisa del sito ed entro il marzo del 2022 la sottoscrizione del contratto istituzionale di sviluppo”, ha spiegato.
“La circostanza che il Recovery offre per la riqualificazione degli ex ospedali –continua il parlamentare regionale– non può non essere considerata seriamente. Siamo certi che il Governo regionale prenderà in considerazione la nostra proposta per verificarne la praticabilità e garantire all’ospedale Busacca un futuro adeguato, così come già accaduto con il centro di riabilitazione neurocognitiva”.
Ed è proprio la presenza del Bonino Pulejo all’interno del nosocomio sciclitano che secondo Ragusa deve indicare la strada da seguire, perché c’è “la necessità di proseguire un lavoro già avviato. Ecco perché occorre pensare all’ospedale di Scicli come a un centro per la salute”.
Il deputato regionale della Lega si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe. “Ritengo di essere stato fortunato -afferma- in quanto l’esperienza politica mi ha offerto l’opportunità di difendere a spada tratta l’ospedale Busacca. E pensare che c’era chi mi accusava di strumentalizzare politicamente questa delicata questione. Oggi, però, i tempi sono più maturi, è cresciuta la coscienza politica e sindacale”.
“Ecco perché ritengo -conclude Ragusa- che ci siano le condizioni affinché ognuno di noi, ciascuno per le proprie responsabilità, si faccia carico di proseguire il cammino verso la riqualificazione dell’ospedale che deve diventare sempre più una cittadella della salute in grado di erogare servizi moderni e vicini al cittadino”.