SCICLI – L’idea di rivedere i rubinetti asciutti tiene in ansia i cittadini. I giorni difficili della crisi idrica hanno lasciato il segno e provocato tanto malcontento in città. La situazione sembra essere al momento tornata regolare, ma la rete di distribuzione sembra non dare garanzie, facendo presagire nuove difficoltà nell’erogazione. Problemi destinati a ripetersi in futuro, nonostante gli sforzi messi in campo dal Comune, nel tentativo di correre dietro alle varie perdite.
D’altronde anche l’assessore comunale Bruno Mirabella, durante l’ultima puntata di “Città a Confronto”, andata in onda venerdì scorso su SVN, non si è nascosto e ha parlato con franchezza della delicata questione, definendo “un colabrodo” il sistema di distribuzione idrico.
L’amministratore locale ha lasciato intendere che le condizioni critiche dell’intera condotta comporteranno nuovi disservizi. Le parole dell’assessore hanno sollevato non pochi timori. Mostra preoccupazione anche Scicli al Centro, poiché quanto affermato da Mirabella “non ci rassicura, né rassicura i concittadini”.
La lista civica di centrodestra ritiene “urgente un’azione politica, quanto più corale possibile, per risolvere l’annosa carenza idrica in città”. SaC non vuole che “le scene di questi giorni con l’approvvigionamento tramite le autobotti e la distribuzione dei bidoncini” si ripetano. “Tutto questo -prosegue il gruppo- comporta un danno immediato a tutti gli sciclitani e, in secondo luogo, anche un notevole danno di immagine al nostro volto turistico ed economico”.
Scicli al Centro considera necessario evitare nuove “ricadute” che generano forti disagi ai cittadini. Sono proprio loro i destinatari della prima di una serie di proposte elaborate dalla lista civica. “In primo luogo, -afferma SaC- bisogna prevedere un indennizzo per chi è rimasto senz’acqua, tramite l’emissione di voucher utili a ricalcolare le prossime fatture, già troppo care e sproporzionate rispetto al servizio offerto”.
Il gruppo civico continua col proporre “una mappatura immediata delle zone critiche, per prevenire ulteriori guasti e avere pezzi di ricambio immediatamente disponibili” e la “predisposizione di un piano di intervento nella stagione in cui vi è minore consumo di acqua, prevenendo i guasti in piena estate”.
Per ultimo Scicli al Centro consiglia di “individuare e recuperare ogni fondo disponibile, compresi quelli prossimamente impiegabili dal Recovery Fund, intervenendo anche per aree, per accelerare la risoluzione del problema delle condotte”.
“La tecnologia, l’ingegno tecnico, la capacità di ottenere fondi e l’iniziativa politica, anche congiunta, -conclude Scicli al Centro- devono portare alla risoluzione di questo problema: l’acqua è il bene comune per eccellenza, la cui fornitura non può essere interrotta così frequentemente”.