SCICLI – Omar Falla (PD), Concetta Morana (M5S), Giampaolo Aquilino (Art. 1), Marianna Buscema (Italia Viva), Armando Fiorilla (PSI), Giampaolo Schillaci (Comitato Promotore i 100 passi), Pino Adamo (UDC), Katia Trovato (Azione), Teo Gentile (+Europa) e Adriano Caserta (Cittadini per Scicli) sono firmatari di un documento in cui bollano il PUDM, approvato recentemente dall’amministrazione Giannone.
“L’atto è stato freddamente liquidato –esordisce il documento politico- come un adempimento necessario e volto più che altro a ‘regolarizzare’ le esigenze di pochi. Come fu per lo ‘studio sui centri storici‘, anche il PUDM è totalmente slegato dalla realtà”
Secondo i rappresentanti della varie espressioni politiche, dal documento in esame “nulla si evince per la tutela e la valorizzazione degli habitat prioritari presenti nell’ambiente che ricadono all’interno delle tre aree SIC (sito di importanza comunitaria) della foce del fiume Irminio, dei fondali dello stesso e quello di contrada Pisciotto/Religione. Anzi, per tutta risposta, vengono autorizzate in zona di pre riserva strutture ricettive che, in assenza di un regolamento sull’utilizzo delle aree, nonostante il parere contrario del Libero Consorzio, andranno inevitabilmente a modificare l’habitat naturale”.
Il centrosinistra di Scicli evidenzia che “dopo quasi 5 anni di mandato non è dato sapere qual è la visione pianificatoria dell’amministrazione Giannone al di là di quanto descritto nel programma elettorale”.
“Non basta nascondersi dietro una passerella avvenuta il 22 gennaio 2019 in quel di palazzo Spadaro per adempiere agli obblighi di trasparenza e consultazione di tutte le parti per una redazione del PUDM condivisa”.
“La nostra visione di crescita del territorio –proseguono le forze politiche, dichiaratesi ostili agli amministratori- passa attraverso uno sviluppo sostenibile che mette al centro dell’azione il benessere dei cittadini. Crediamo che Scicli necessiti di strumenti pianificatori omogenei e collegati fra loro con una visione ampia e maggiormente condivisa”.
Nel finale del documento i cittadini, “che si riconoscono in questa visione di sviluppo, tutela e pianificazione territoriale” sono invitati a “partecipare alla realizzazione di un percorso di condivisione e confronto per il futuro della città”.