Ripetuti blackout elettrici a Scicli, Confcommercio: “Danni notevoli alle nostre attività”

Il presidente della sezione locale, Raffaele Giallongo, non esclude che si possa ricorrere alle vie legali in caso di ulteriori disservizi

Foto "I Love Scicli"
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SCICLI – Prima il “buio” della pandemia, ora quello dovuto ai ripetuti blackout elettrici. Le attività commerciali del centro storico, già “affaticate” dalla crisi economica, non ci stanno a subire ulteriori perdite, a causa delle recenti e improvvise interruzioni dell’energia elettrica. Più arrabbiati di tutti sono i titolari di bar, ristoranti, pizzerie e pub. Ed è facile immaginare il perché. Si sono ritrovati senza luce nelle ore serali e per di più nei giorni clou dell’estate.

Sulla questione è intervenuta Confcommercio Scicli, facendosi portavoce dei disagi lamentati dai suoi associati. In una nota, inviata per conoscenza anche al sindaco Enzo Giannone, il presidente della sezione locale, Raffaele Giallongo, scrive che “le attività commerciali, dei servizi e turistiche sono state messe a dura prova dal funzionamento instabile del sistema elettrico”.

La sezione Ascom Scicli vorrebbe capire “quali sono le ragioni di questo disservizio, evidentemente imputabile alla compagnia che gestisce l’erogazione dell’energia elettrica, che, alla luce delle segnalazioni ricevute, hanno causato danni di notevole entità, difficilmente recuperabili”.

Nella foto Raffaele Giallongo

Tutto ciò, tra l’altro, -prosegue Giallongo- si sta registrando in un periodo in cui è notevole l’afflusso di turisti e visitatori e in cui ci si stava adoperando nel tentativo di colmare le pesanti perdite legate alla persistenza dell’emergenza sanitaria, durata ben 18 mesi”.

Confcommercio auspica che “queste fasi altalenanti legate all’erogazione dell’energia elettrica possano normalizzarsi al più presto e che ci siano risposte positive da parte della compagnia che gestisce il servizio”.

Se i problemi alla rete elettrica dovessero nuovamente verificarsi, l’Ascom di Scicli fa sapere che “le nostre imprese sono pronte ad adire le vie legali a tutela della propria attività –conclude il documento- e per limitare il più possibile i danni già subiti”.

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