SCICLI – Apprendo dal vostro organo di informazione che è stata istituita l’isola ecologica in via Arcieri a Scicli. Premesso di essere consapevole che l’isola ecologica rappresenta il frutto di un grande impegno progettuale da parte dell’amministratore preposto all’Ecologia (Ing. Bruno Mirabella), con il quale la gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Scicli ha fatto registrare per la prima volta i primi risultati positivi (il più importante, la percentuale della raccolta differenziata al 60%), tuttavia la scelta del sito di via Arcieri mi sembra la meno opportuna per le seguenti motivazioni:
– Viabilità, nella zona, molto complessa e ad alto tasso veicolare
– Presenza di un delicato ed importante impianto di distribuzione di metano (rischio incendi).
– Alta residenzialità del quartiere, dove non esistono spazi verdi e servizi
– Unica area in città, a destinazione spontanea, per sgambamento di animali da affezione
– Spazio, indispensabile, per la sosta notturna di automezzi pesanti ed autovetture.
Il quartiere è già stato penalizzato in passato (dopo la chiusura della stazione ferroviaria) con la destinazione dello scalo ferroviario ad autoparco comunale; dove invece si sarebbe dovuto ricavare un’area verde attrezzata.
Due servizi (isola ecologica ed autoparco) che caratterizzeranno invece il quartiere sempre di più come “dormitorio”. Tutto questo in nome dello sbandierato programma di “rigenerazione urbana” dell’attuale amministrazione comunale.
Sembra che la individuazione di via Arcieri sia stata dettata più da motivazioni personali, quali “Not in my garden”, che da indicazioni tecniche e come alternativa ad altre zone più idonee individuate in passato ma politicamente protette (vedi zona artigianale di Iungi).
Cordiali Saluti.
Antonino Nigito