SCICLI – Pochi dipendenti rispetto al lavoro che c’è da fare. Il personale del Comune è da rimpinguare con nuove forze e per la Fp Cgil Ragusa bisogna farlo subito. Sulla problematica, “rimasta irrisolta e riguardante la necessità di costruire un rapporto equo –riporta un documento- tra l’esigua dotazione organica dell’Ente e le sue numerose attività istituzionali”, il sindacato ha chiesto all’amministrazione comunale un incontro urgente.
Non solo l’organico numericamente insufficiente. La sigla sindacale segnala pure “l’assenza di adeguate professionalità, in relazione ai vari processi amministrativi in itinere, che non possono certamente essere surrogate dalle recenti e poco efficaci modifiche al funzionigramma dell’Ente, specie in un contesto di forte spopolamento degli uffici comunali, dovuto ai numerosi pensionamenti”.
L’organizzazione sindacale non intente criticare perché “in questi anni –commentano Pietro Assenza, della Fp Cgil di Scicli, e Nunzio Fernandez, segretario generale della Fp Cgil di Ragusa- si è lavorato bene, ma pensiamo si possa fare di più e meglio. Su questo terreno vogliamo garantire un fattivo contributo, perseguendo il fine condiviso di mantenere alto il livello delle tutele”.
Motivazioni per cui Assenza e Fernandez si dichiarano sin da subito disponibili ad un confronto costruttivo che “possa rappresentare il prosieguo di un percorso, già avviato e non ancora concluso”.
Il sindacato evidenzia come in questi anni si sia impegnato a “stabilizzare” l’equilibrio “precario” del rapporto tra personale e carico di lavoro. “Un equilibrio –spiegano i rappresentanti della Fp Cgil- difficile da raggiungere, ancor più in questa fase di assestamento amministrativo, che potrebbe generare un ulteriore rallentamento dei processi amministrativi, già avviati e non ancora definiti, riguardanti il personale dell’Ente”.
Secondo la sigla sindacale “il ridotto organico in atto è fortemente zavorrato dalla presenza di numerosi lavoratori che operano in regime di part-time, chiaramente non per volontà del personale”.
“Allo stato attuale, -si legge nella nota- sono 74 le unità in part-time, di cui 51 che operano da un paio di anni su 30 ore settimanali (Personale in Cat. C – Cat. D), un ulteriore contingente di 22 unità (Personale in Cat. A – Cat B), che invece opera da diversi anni su 25 ore settimanali e per concludere una Cat. D, titolare di posizione organizzativa fino a poco tempo fa di 32 ore settimanali“.
In tutto questo la Fp Cgil percepisce una “palese difformità di trattamento, sia per l’esiguità delle somme necessarie ad equiparare l’orario di lavoro ai part-time, sia perché denota una forma di pregiudizio verso queste categorie di lavoratori (Cat A e Cat. B), che, al pari degli altri lavoratori, garantiscono servizi alla collettività”.
Nella nota della Fp Cgil, inviata al Sindaco, al dirigente del Personale e al segretario generale, vengono evidenziate alcune problematiche “facilmente recuperabili”, che riguardano la Liquidazione Performance 2020, la Progressione economica orizzontale in itinere e il forte ritardo nella costituzione del Fondo efficienza servizi del 2021.
“Non si può più consentire –conclude il sindacato- la quotidiana rincorsa alle soluzioni dei problemi, specie per gli uffici sotto pressione. Ci vuole una concreta programmazione basata sul dato reale della forza lavoro, occorre una valorizzazione delle professionalità e un riconoscimento dei meriti per il personale meritevole e disponibile”.