SCICLI – Riposa nella sua Scicli, il caro Piero Guccione, l’artista del mare, del cielo, dell’ibiscus, del carrubo. Ad accogliere le ceneri del grande pittore, uno dei maggiori del Novecento italiano, un gruppo di amici ma anche il sindaco della città Enzo Giannone che ha seguito, nel silenzio surreale della tumulazione dell’urna, la cerimonia.
Una cerimonia curata nei particolari dalla figlia dell’artista, la giovane Paola venuta appositamente da Bucarest dove vive. Sua è stata la commozione nel deporre l’urna nella tomba progettata con grande sobrietà dall’architetto Luigi Carnemolla e realizzata dalle sapienti mani del giovane imprenditore edile, Carmelo Giannone.
Le ceneri di Piero Guccione, morto il 6 ottobre del 2018 nella sua casa-studio di Quartarella, sono custodite all’interno della tomba realizzata nel nucleo storico del cimitero cittadino, in un’area che l’Amministrazione Giannone ha individuato ed assegnato, forte di quanto prevede il vigente Regolamento di Polizia mortuaria per gli uomini illustri. E Piero Guccione non può non essere tale.
Schivo, misurato nei gesti e nelle parole, ha parlato tanto con pennelli e colori. Ha raggiunto il cuore con le sue marine, i suoi ibischi che cominciò ad amare nella sua casa di Punta Corvo quando lasciò Roma per trasferirsi alla fine degli anni Sessanta nella sua terra natia e che la figlia Paola ha scelto per adornare, in maniera semplice, i lati della tomba in pietra.
Grazie Piero. Per essere stato uomo, artista ed amico speciale. Il suo ricordo, nelle toccanti riflessioni che il critico d’arte Paolo Nifosì ha fatto a conclusione della cerimonia, è stato un ripercorrere le tappe di una vita vissuta all’insegna dell’arte e dell’amore per la sua terra. Arte che ha toccato e continuerà a toccare il cuore.