SCICLI – Dove si è arrivati con la salvaguardia dell’ex fornace Penna di Sampieri? Lo aveva chiesto ieri il Partito Democratico di Scicli, punzecchiando sulla questione l’on. Orazio Ragusa. Che oggi risponde alle sollecitazioni e contemporaneamente ringrazia il PD “per avere posto il problema che mi consente di fare luce – scrive il deputato regionale – su quanto sta accadendo”.
Nel suo intervento, Ragusa fa il punto della situazione riguardo la procedura di acquisizione al patrimonio pubblico dello “stabilimento bruciato” di contrada Punta Pisciotto. Si tratta di un passaggio necessario per procedere alla messa in sicurezza e alla valorizzazione del rudere.
“Sapevamo che l’iter per il salvataggio dell’ex fornace Penna, da tempo ormai alle prese con un continuo pericolo legato ai crolli, sarebbe stato complesso”, ha spiegato il parlamentare all’Ars.
L’on. Ragusa è convinto che “questo salvataggio era e resta l’unica strada per far sì che un tale straordinario monumento possa diventare di proprietà pubblica, così da essere destinatario di investimenti mirati, finalizzati al suo definitivo recupero”.
Il deputato regionale della Lega inizia a fare un sunto delle tappe già superate e di quelle rimanenti per portare a termine con successo la procedura.
“Il 16 ottobre del 2020 – afferma Ragusa – la Ragioneria della Regione ha appostato una somma per la redazione del piano di recupero. Dopo che è stata espletata la gara sui nominativi fornita dal Collegio dei geometri, si affida l’incarico a un tecnico che, nel mese di dicembre 2020, presenta il lavoro completo con l’indicazione dei proprietari. Il procedimento è stato avviato nel febbraio del 2021 e si è poi concluso nel luglio dello stesso anno”.
“Ultimata questa fase – prosegue il deputato regionale – è stato dato tempo, così come prevede la legge, affinché i proprietari potessero presentare le opposizioni che puntualmente sono arrivate. Il 14 settembre scorso è stato emanato il decreto a firma del direttore generale per l’approvazione della pubblica attività”.
“Si sta aspettando, in questa fase, – aggiunge l’Onorevole – per procedere con la notifica da parte del Tribunale, che deve essere fatta a termini di legge, per la prosecuzione dell’iter”.
Dal parlamentare all’Ars viene dunque sottolineato che “si sta operando per andare avanti. Certo, l’ideale sarebbe se con la proprietà, che ha dimostrato disponibilità al dialogo, si intrattenesse un rapporto di collaborazione per evitare successivi contenziosi che ci porterebbero all’allungamento dei tempi, compromettendo l’iter amministrativo”. Per l’on. Ragusa sarebbe opportuno “avviare una procedura di reciproca e bonaria composizione della vicenda”.
“Una cosa è certa. E cioè che l’ex fornace Penna – dichiara ancora il deputato regionale – diventerà un monumento pubblico, se tutti riusciamo a sintonizzarci sulla stessa frequenza”.
“In tutti questi mesi, da quando, con l’amministrazione comunale fu avviato a Palermo quel particolare percorso, – conclude Ragusa – non siamo stati con le mani in mano, ma si sta cercando di capire cosa potrebbe essere meglio per arrivare a tagliare il traguardo auspicato”.