SCICLI – Passa il tempo, ma poco cambia per gli impianti sportivi di Scicli che continuano a essere “trascurati” o addirittura chiusi. Lo si evince dal continuo malcontento manifestato dalle associazioni sportive e dalle ripetute sollecitazioni che arrivano dall’ambiente politico locale, nei confronti dell’amministrazione comunale.
Una fotografia delle attuali condizioni dell’impiantistica l’ha scattata la Consigliera comunale, nonché portavoce del Movimento Cinque Stelle, Concetta Morana. La pentastellata non ci pensa un attimo a definire la situazione “abbastanza seria”.
Il suo “tour” inizia dal Polivalente la cui illuminazione sembra non funzionare correttamente. “Fa male al cuore – afferma Morana – vedere i bimbi che si allenano nel campo di calcio al chiaro di luna. Purtroppo, l’autorizzazione all’utilizzo dell’impianto è concessa solo per le ore diurne, perché la struttura, impianto elettrico compreso, non è collaudata. A quanto pare l’unico collaudo effettuato è quello sul terreno di gioco”.
Con gli stessi problemi ha avuto a che fare anche lo stadio “Ciccio Scapellato”. “In questo caso solo da pochi giorni, – prosegue la Consigliera comunale – è stato effettuato il collaudo dell’impianto elettrico, perciò gli allenamenti potranno essere effettuati anche in notturna”.
Ciò che colpisce la pentastellata è soprattutto la “cattiva gestione” che è stata fatta con l’impiantistica sportiva. “Se da un lato la politica – continua Morana -, ha complicato la situazione, vedasi le continue varianti al piano integrato di Jungi con conseguenti riflessi sull’impianto sportivo, dall’altro la parte gestionale del Comune non ha saputo far di meglio”.
“Il settore ‘Benessere di comunità’, che concede l’autorizzazione all’utilizzo degli impianti, – rileva la Consigliera – si basa solo ed esclusivamente sui documenti che l’ufficio tecnico del Comune rilascia. E all’ufficio tecnico, che nel corso di questi anni si è depotenziato, sono rimasti in pochi a gestire una materia così complessa”.
La portavoce del M5S si concentra sul piano integrato di Jungi, il quale “ha assunto contorni alquanto grotteschi” con effetti sullo “Scapellato” e sopratutto sulle casse dell’Ente.
“Dopo l’approvazione in giunta nel 2017 del progetto esecutivo – dice Morana – abbiamo assistito a varianti di dubbia procedura. Illuminazione pubblica prima sì e poi no e infine sì; tribune dello stadio demolite per far spazio a posteggi e poi nuovamente reinserite; servizi igienici riservati al pubblico demoliti, ma poi ci si accorge che senza non si può ammettere il pubblico alle partite”.
“Una ‘giostra’ di correzioni di rotta – viene così definita dalla Consigliera – che è costata alle casse comunali quasi 600 mila euro nel 2018 e non sappiamo se altre sono state fatte”.
Morana aggiunge: “mentre la questione ‘Scapellato’ è tutta farina del sacco dell’amministrazione Giannone, quella del polivalente è stata ereditata da precedenti amministrazioni, ma anche qui non è mancato l’abile tocco dell’attuale Giunta nel complicare ancor di più una vicenda già di per sé complicata e, ad oggi, non risolta”.
“Purtroppo l’elenco dei problemi legati agli impianti sportivi comunali è molto lungo”, ha affermato l’esponente dei 5S.
“Per esempio, a Cava d’Aliga, langue una struttura su cui l’amministrazione Falla investì oltre 200 mila euro. Ad oggi la struttura – commenta la pentastellata – è totalmente vandalizzata, tant’è che nessuna società sportiva l’ha voluta prendere in gestione”.
“Lo sport in generale – termina Morana – merita e deve avere un posto di primo piano sia per i benefici alla salute di chi lo pratica ed anche per gli importanti aspetti pedagogici e sociali che esso riveste”.