SCICLI – Torna a riunirsi la prossima settimana il Consiglio comunale. I lavori, convocati per giovedì 4 novembre alle ore 18, proporranno all’ordine del giorno cinque punti.
A spiccare su tutti è sicuramente quello relativo alla perimetrazione del parco “Dei Tre Colli”. Il progetto approderà, dunque, in aula, a tre settimane di distanza dalla sua presentazione in Municipio, durante una riunione allargata della seconda commissione consiliare.
Sull’argomento, che continua ad animare il dibattito locale, ieri l’architetto Salvo Di Maria è intervenuto. Ha manifestato alcune perplessità sul progetto, in riferimento al mancato coinvolgimento della cittadinanza nelle fasi di discussione e presentazione. Di Maria sostiene inoltre che il perimetro dell’area vincolerà dei terreni privati, i cui proprietari rischierebbero di ricevere lettere di esproprio a loro insaputa.
Oggi è la volta, invece, del gruppo politico “Civici e Progressisti” che fa alcune precisazioni su quanto circolato negli ultimi giorni. “E’ bene precisare che la perimetrazione del Parco dei Tre Colli, – esordisce la coalizione del Sindaco – è una proposta formulata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa e trasmessa al Comune di Scicli”.
Le forze di governo della città sottolineano come il progetto che definisce il perimetro dell’area “non è un atto del Comune di Scicli, a firma dell’Amministrazione, perché è solo un passaggio di un lungo iter, a firma di un altro Ente, in questo caso la Soprintendenza”.
CeP evidenzia che la perimetrazione del Parco “non prevede alcuna espropriazione di terreni di proprietà di ignari cittadini. Le tre zone individuate – viene spiegato – sono già delle aree di interesse archeologico e paesaggistico, per cui nessun nuovo vincolo è stato apposto come atto di imperio su terreni dei cittadini”.
“Per gli sciclitani, questa proposta – aggiunge la coalizione del Sindaco – rappresenta un atto propedeutico per lo sviluppo del territorio, all’insegna della valorizzazione e fruibilità dei nostri beni culturali e del nostro patrimonio artistico che, oltre alla scia di Montalbano, potrà assicurare a questa città un futuro più ricco, all’insegna del turismo e dei servizi annessi, tramite la creazione di un Ente, denominato appunto ‘Parco dei Tre Colli’, con una propria autonomia gestionale e finanziaria”.
Come è ormai noto, dell’area faranno parte l’aggrottato di Chiafura, il colle di San Matteo e il convento della Croce, il quale “gode già di una propria autonomia – afferma CeP -, con pubblica fruizione quale polo museale, già dotato di personale qualificato, quali custodi, da circa cinque anni, ospitando mostre di reperti archeologici e mostre fotografiche e di pittura contemporanea”.
“L’aspetto dell’autonomia gestionale e finanziaria sarà essenziale – concludono le forze di governo – ai fini del reperimento di finanziamenti da spalmare sul territorio, con creazione, sia di nuovi percorsi culturali da inserire in rete nazionale ed internazionale, sia di posti di lavoro conseguenti”.