SCICLI – “Oggi festeggiamo la pace, la democrazia e il futuro”. Il messaggio arriva dal sindaco di Scicli Enzo Giannone a margine delle celebrazioni, organizzate in via F. M. Penna, in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate.
Il programma delle manifestazioni celebrative per la ricorrenza del 4 novembre è iniziato questa mattina a Donnalucata. Intorno alle ore 9:30 sul lungomare di Levante si è svolta una breve cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro sul monumento ai Caduti in Mare. Erano presenti alla cerimonia, come ogni anno, i rappresentanti del gruppo di Scicli dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Dalla borgata si è passati poi al centro storico. Nella chiesa di San Giovanni la Santa Messa, officiata da padre Antonio Sparacino, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentati delle istituzioni, le Forze Armate e dell’Ordine.
Durante la funzione, Don Sparacino ha benedetto la corona d’alloro che è stata successivamente deposta in segno d’omaggio dal Sindaco sul monumento ai Caduti di piazza Municipio.
Alla celebrazione ha partecipato anche l’orchestra di fiati e percussioni “I Care” della scuola media “Don Milani”. I ragazzi della 3^ D dell’indirizzo musicale, diretti dai docenti Lucrezia Ragusa, Giovanni Pisani, Luca Galizia e Gabriele Cattano e dal maestro Girolamo Manenti, hanno eseguito l’Inno di Mameli e la Canzone del Piave.
Terminata la cerimonia ha preso la parola il primo cittadino. “Festeggiamo l’Unità nazionale e le Forze Armate, ma anche la pace, la democrazia e il futuro”, ha affermato Giannone.
“E’ un giorno importante – aggiunge il Sindaco – anche per la nostra città che torna a ritrovarsi insieme in quella che è la prima cerimonia pubblica organizzata dall’inizio della pandemia.”.
“Voglio ringraziare tutti, a partire dai ragazzi delle scuole che hanno partecipato. Questa giornata per certi versi rappresenta un segnale di ripresa che tutti noi auspichiamo. Per quanto mi riguarda – continua Giannone – questo è l’ultimo 4 novembre del mio primo mandato da Sindaco. Tengo molto a questa ricorrenza, come anche al 25 aprile e al 2 giugno. Dobbiamo ricordarci di quanto fatto dai nostri padri, dai nostri nonni e da chi ha lottato e si è impegnato per costruire l’edificio in cui oggi abbiamo il privilegio di vivere”.
“E’ questo quello che ho imparato durante questi cinque anni da Sindaco ed è quello che oggi voglio raccontarvi a tutti, soprattutto alle nuove generazioni che sono qui presenti”, ha terminato il primo cittadino.