SCICLI – La sua prima uscita ufficiale è stata durante la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’associazione di volontariato “Clessidra” nasce a tutela della donna. La sua presidente è Katia Trovato.
Lo scorso 25 novembre, “Clessidra” è stata promotrice di una manifestazione contro la violenza sulle donne, svoltasi nella sala aste del mercato ortofrutticolo di Donnalucata.
Erano presenti il comandante del nucleo operativo dei Carabinieri della compagnia di Modica, Capitano Achille Curcio, il comandante della stazione Carabinieri di Donnalucata Giorgio Calabrese, il commissario della Polizia di Stato di Modica Eva Carpintieri, nonché la comandante della Polizia Municipale di Scicli Maria Rosa Portelli ed altri relatori. Tra cui l’avvocata Giusy Cicero, patrocinante di vittime di violenza e l’assistente sociale Maria Licitra.
Tutti hanno relazionato in ordine alle problematiche e alle soluzioni legislative ed operative sui i reati riguardanti la violenza sulle donne e quella di genere. Unanime l’invito e l’importanza di denunciare le violenze da parte delle vittime, rivolgendosi alle istituzioni, ovvero forze di polizia, magistratura e alle associazioni di volontariato.
“L’iniziativa, organizzata e fortemente voluta dalla presidente dell’associazione di volontariato ‘Clessidra’, Katia Trovato e dalle fondatrici – si legge in un comunicato stampa -, è stata l’occasione per ribadire, attraverso anche la nascita dell’associazione stessa, l’importanza della vicinanza alle vittime e la necessità della sensibilizzazione, informazione e formazione”.
“L’auspicio – commenta la Trovato- è che si possa fare rete, assieme alle istituzione preposte, affinché le vittime di violenza, anche di genere, possano sempre più trovare la forza, il coraggio di denunciare e ciò si potrà realizzare se vi sono risposte concrete a tutela delle vittime stesse“.
“E’ incoraggiante, peraltro – conclude Trovato -, che proprio in questi giorni il Parlamento italiano discuta iniziative legislative più efficaci al fine di scongiurare esiti dolorosi di persone che benché avessero denunciato i propri aguzzini, ne sono rimaste vittime”.