SCICLI – Mai come ora la questione idrica era stata così insidiosa per gli amministratori comunali. Prima la carenza idrica, in piena estate, ora l’acqua torbida dai rubinetti delle abitazioni.
Le spiegazioni date da palazzo di città per l’acqua totalmente “inservibile” non hanno frenato l’ira dei cittadini. Una valanga di accuse piove su chi dovrebbe garantire acqua potabile in città.
Al Municipio allargano le braccia e promettono interventi risolutivi sull’intero sistema idrico. Ci vuole poco a immaginare che l’acqua diventerà uno dei punti prioritari dei programmi elettorali dei prossimi candidati alla poltrona di Sindaco.
La nuova ondata di critiche ha spinto il Comune a ribadire “il divieto di utilizzo assoluto dell’acqua, in ragione delle analisi condotte dall’Asp nelle ultime ore”.
La spiegazione del problema è sempre la stessa. “Le abbondanti piogge di questi giorni hanno intorbidito le falde che alimentano l’acquedotto di Scicli. Le ultime analisi di routine – riporta la nota – hanno rilevato una carica batterica superiore ai limiti di legge”.
“Il divieto di utilizzo dell’acqua – precisano da palazzo di città – interessa buona parte del centro storico, nello specifico le zone alte di Scicli, i quartieri San Nicolò, Santa Maria La Nova, Rosario, San Bartolomeo e Villa, e infine il lato est (verso il quartiere Jungi) di via Bixio e Jungi”.