SCICLI – Arriverà in aula consiliare con l’etichetta di un “documento nato morto, specchio di una città ridotta allo stremo da questa amministrazione”. Viene così descritto dal gruppo promotore Cento Passi Scicli il Bilancio di previsione 2021-2023 che il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare domani (mercoledì 29 dicembre) alle ore 17.
A detta di CPS, sotto il Previsionale, avallato lo scorso 25 novembre dalla Giunta comunale, “non c’è nulla per i cittadini”. Il documento finanziario riflette “un’amministrazione che ha governato per cinque lunghissimi anni senza opposizione e che avrebbe potuto affrontare le difficoltà di Scicli come meglio poteva e doveva”.
“E invece, niente. Il Covid, spesso e continuamente sbandierato dal governo cittadino per giustificare le proprie inadempienze – si legge nella nota –, ha di certo reso difficoltose le riunioni, ma non spiega perché sono rimasti senza risposta i rilievi posti dai Revisori dei conti nella relazione di accompagnamento al Bilancio preventivo”.
Dando una sfogliata al Previsionale, il gruppo promotore Cento Passi Scicli nota che “è privo di investimenti e strozza una città come Scicli, di suo ricchissima di risorse. Eppure, erano state incassate somme enormi, a partire dagli 11 milioni di euro dell’ENI, pur ridotti dai 50 di partenza. Anche i 5 milioni di euro incassati dal Comune di Modica costituiscono una somma più che ingente”.
La città, a detta di CPS, è alle prese con un “lungo e ininterrotto periodo devastante, contraddistinto da decisioni adottate senza programmazione, senza analisi dei fondi necessari per il funzionamento dell’apparato amministrativo, senza riguardo per la gestione delle risorse umane, senza la strutturazione degli interventi operativi essenziali per il funzionamento della quotidianità, senza la messa in cantiere di interventi infrastrutturali ormai indispensabili (pozzi, acquedotti, fognature, edilizia convenzionata) e, infine, senza la cura verso la conservazione del grande patrimonio culturale di Scicli”.
Il Bilancio di previsione, predisposto dal Sindaco uscente e dalla sua Giunta, per il gruppo promotore raffigura “la foto di una tristissima eredità che Scicli non potrà mai dimenticare neppure volendolo, visto il lascito di un debito medio che addirittura sfiora i 1.100 euro per sulle spalle di ogni abitante”.
“Come se non bastasse – aggiunge CPS -, la Regione Siciliana ha inviato un ennesimo commissario ad acta (il decimo? abbiamo perso il conto) nella persona del Segretario Generale del Comune di Ragusa per il pagamento di un debito fuori bilancio, già riconosciuto e iscritto nel Bilancio pluriennale. Era necessaria questa cattiva figura a spese dei cittadini di Scicli? Non basta il fardello che già ognuno di loro si porta addosso?”.
Una situazione che Cento Passi Scicli ritiene che si debba “raddrizzare”, un compito “arduo che solo una prossima amministrazione attenta, competente, rispettosa dei cittadini, e profondamente distante da quella attuale – conclude la nota –, potrà riuscire ad attuare”.