Scicli, vandalizzata la sede del Pd: vernice sui manifesti elettorali del candidato sindaco Vindigni

La segreteria locale del partito: “Abbiamo già informato i Carabinieri. Continueremo la nostra azione politica senza alcun tentennamento!”. Il segretario provinciale Lino Giaquinta e l’on. Nello Dipasquale: “Se qualcuno ha pensato di poter intimorirci così ovviamente si sbaglia di grosso”. Anche Scicli Bene Comune stigmatizza fortemente l'atto vandalico: "Episodio che impone una riflessione su quanto la politica locale può essere divisiva e povera di contenuti"

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SCICLI – Vandalizzata questa notte la sede del Partito Democratico di Scicli. Ignoti hanno imbrattato con della vernice il logo del Pd e i manifesti elettorali del candidato sindaco Giorgio Vindigni, affissi sulla porta del circolo di corso Mazzini.

Questa mattina abbiamo trovato questa sgradevole sorpresa. Abbiamo già informato i Carabinieri di Scicli, che hanno effettuato il sopralluogo“, commenta la segreteria locale del partito.

Ripuliremo la porta, rimetteremo di nuovo logo e manifesto. Continueremo la nostra azione politica per la città – afferma il circolo cittadino del PD – e a sostegno del candidato a sindaco Giorgio Vindigni senza alcun tentennamento!”.

Le sedi di partito, di movimenti e associazioni di qualunque natura, sono templi laici della democrazia, luoghi di esercizio della libertà di pensiero e di partecipazione. La legittima contrapposizione di diverse idee politiche non può prescindere da questo. Condanniamo – concludono dalla segreteria del partito di corso Mazzini – questo gesto vile e intimidatorio, che rispediamo al mittente, ancorché ignoto”.

Sull’atto vandalico sono intervenuti anche esponenti provinciali e regionali del Partito Democratico che hanno usato parole di condanna.

Abbiamo già denunciato agli organi competenti l’episodio – dichiarano congiuntamente il segretario provinciale Lino Giaquinta e il parlamentare regionale Nello Dipasqualeche giudichiamo inaccettabile e preoccupante, perché testimonia la presenza a Scicli di un sentimento di intolleranza e mancanza di rispetto per la democrazia e le sue dinamiche”.

Siamo fiduciosi – aggiungono – che le autorità di polizia possano arrivare al più presto a individuare gli autori di questo gesto. Se qualcuno ha pensato di poter intimorire il candidato sindaco, il Partito Democratico e i suoi dirigenti, ovviamente si sbaglia di grosso e ha solo sprecato il proprio tempo, rischiando sul piano penale”.

Ovviamente il PD – concludono Giaquinta e Dipasquale – proseguirà senza indugio per la propria strada”.

L’atto vandalico è stato condannato anche dal sindaco Enzo Giannone, definendolo “un gesto di puro analfabetismo e stupidità”.

Anche Scicli Bene Comune stigmatizza fortemente quanto accaduto: “Quando un episodio di inciviltà e intolleranza viene perpetrato nei confronti di un simbolo e di una sede di un partito – si legge in una nota -, dovremmo chiederci a chi giova far scadere il ragionamento e l’azione politica a livello di esibizione di teppistelli di paese”.

Questo episodio – conclude SBC- , che viene elevato alla menzione nella cronaca regionale, lascia perplessi e impone una riflessione su quanto la politica locale può essere divisiva e povera di contenuti“.

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