Scicli, “Gli amici di Italo” plaudono alla chiusura del canile abusivo di Licozia

L’ultimo sgombero dei cani è stato sabato mattina a cura di una ditta specializzata

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SCICLI – “Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per una pagina triste che finalmente si chiude con la messa in sicurezza dei cani e la restituzione della proprietà”.

Con queste parole l’associazione “Gli amici di Italo” saluta la chiusura del canile fuorilegge di contrada Licozia, in territorio di Scicli.

Un grazie da parte nostra – si legge nella nota del gruppo animalista – alla Polizia Municipale, all’amministrazione comunale e all’Asp veterinaria per aver in questi lunghi mesi preparato i cani al trasferimento in sicurezza, che si è concluso”.

Termina così una vicenda che deve essere da monito per tutti. Per le istituzioni, che devono sempre tenere alta la guardia con il controllo continuo del territorio, per i cittadini, che possono collaborare con adozioni consapevoli, e per le associazioni animaliste, che devono essere sentinelle sul territorio, denunciando i maltrattamenti e diffondendo una cultura dell’accoglienza”, ha concluso l’associazione “Gli amici di Italo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la coalizione Civici e Progressisti: “Grande soddisfazione – riporta un comunicato – per la chiusura di pagina triste e di una vicenda complessa che termina con la messa in sicurezza dei cani e la restituzione della proprietà. Un grazie alla Polizia Municipale e all’ASP veterinaria. Finisce così una vicenda che deve essere da monito per tutti”.

Dobbiamo continuare a tenere alta la guardia con il controllo continuo del territorio, affinché i cittadini capiscano l’importanza della microchipppattura e della sterilizzazione, che evita le tante cucciolate indesiderate che troviamo abbandonate sul territorio o in canili abusivi”, ha aggiunto il gruppo politico di CeP.

Chiediamo alle associazioni animaliste – conclude la coalizione Civici e Progressisti – di continuare ad essere ’sentinelle’ sul territorio, denunciando i maltrattamenti e lavorando perchè si diffonda la cultura dell’adozione consapevole“.

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