Dipendenti Comune, FP Cgil: “Problematiche vistose, vogliamo un confronto con l’amministrazione”

Espressa preoccupazione del sindacato per “l’assenza di proposte risolutive rispetto ad alcune problematiche, in larga misura già segnalate”

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SCICLI – Nuovo tentativo della FP Cgil di Ragusa per cerare di risolvere definitivamente alcune questioni che riguardano il personale dipendente del Comune di Scicli.

Il sindacato è tornato a incalzare l’amministrazione comunale, chiedendole formalmente un confronto per cercare delle soluzioni condivise. Lo ha fatto il segretario generale Nunzio Fernandez che ha scritto una lettera indirizzata al primo cittadino Enzo Giannone, al segretario generale dell’Ente e alla PO del personale.

Nella nota inviata, la FP Cgil di Ragusa non nasconde la sua “preoccupazione per l’assenza di proposte risolutive, rispetto ad alcune problematiche, in larga misura già segnalate, che allo stato non trovano adeguato riscontro da parte dell’Amministrazione comunale”.

Come prima cosa la sigla sindacale chiede spiegazioni sulla definizione e liquidazione della Performance 2021. “Al riguardo – spiega Fernandez – sollecitiamo le valutazioni ai dipendenti, atteso che la ripartizione del FES 2021 è stata già operata e quindi si attende l’adozione del relativo atto di liquidazione.

Tra i problemi che il sindacato intente affrontare c’è anche la definizione delle progressioni economiche orizzontali, alla luce del Bando 2021. “Anche in questo caso – aggiunge il segretario generale – non conosciamo nel dettaglio le difficoltà, ma valutiamo che si possa imprimere un’opportuna accelerazione all’Iter procedurale, così da permettere, in tempi brevi, il riconoscimento dell’attribuzione PEO, così tanto atteso dai lavoratori”.

Si passa poi alla riorganizzazione dei servizi. In questo caso la FP Cgil di Ragusa afferma di “condividere con i lavoratori l’esigenza di rivedere l’apparato amministrativo dell’Ente, fortemente condizionato dalla riduzione dell’organico, per via dei numerosi pensionamenti e al blocco delle assunzioni.

Tale criticità – precisa Fernandez – è stata più volte sottolineata, purtroppo senza alcun risultato, ma si valuta non più possibile affrontare la problematica della riduzione della dotazione organica, attraverso le continue e infruttuose rimodulazioni del funzionigramma dell’Ente”.

Pensiamo che non si debba ridistribuire servizi e competenze ai pochi lavoratori rimasti in organico, ciò provoca – si legge nella nota – solo l’innalzamento esponenziale del carico di lavoro, senza contare, che non viene adeguatamente assolta l’indicazione, più volte ricercata, dell’incremento orario ai lavoratori part-time. Evidentemente si sceglie di chiudere i bilanci risparmiando sui lavoratori”.

Nella foto Nunzio Fernandez

La sigla sindacale ritiene che “il personale, indistintamente, abbia diritto all’incremento orario nella misura massima consentita dalle norme che disciplinano gli Enti in riequilibrio finanziario. Non possiamo che essere critici su scelte diverse, visto il lungo lasso di tempo (due anni) trascorso dall’ultimo incremento orario al personale part-time”.

Fernandez ricorda che “in quella circostanza, si consumò un’intollerabile discriminazione, malgrado le reiterate proteste della scrivente organizzazione sindacale, rappresentata da una diversa attenzione riservata ai dipendenti: trenta ore settimanali ai dipendenti in categorie C e D venticinque a quelli in categorie A e B”.

Non è facile accettare questa discriminazione – commenta il segretario generale -, specie se non vengono fornite spiegazioni, che in ogni caso respingiamo a prescindere, atteso che le risorse dei numerosi pensionamenti, avrebbero consentito un riallineamento di tutto il personale part-time”.

E sempre a proposito di “discriminazioni” la FP Cgil ne cita un’altra che “non ha precedenti nella storia dell’Ente. È quella subita da una dipendente disabile, che, per ingiustificabili motivazioni, ad oggi è l’unica categoria C con 25 ore settimanali, rispetto ai 30 ore in godimento ai suoi colleghi”.

E pensare che in un primo momento – dichiara Fernandez – le era stata prospettata l’ipotesi del full-time, attraverso la norma di tutela dei lavoratori con disabilità, e invece, niente di tutto questo. Per tale ragione ci rivolgiamo al Comitato per le pari opportunità, per far piena luce sulla vicenda e per trovare nell’immediato soluzioni, atte al recupero di tale odiosa discriminazione, più volte segnalata senza riscontro”.

In ultimo l’organizzazione sindacale intende evidenziare, riguardo al Fondo per lo straordinario anno 2022, “la necessità di proporre nell’anno in corso, un monitoraggio sull’utilizzo del lavoro straordinario, così come previsto dal CCNL, ciò finalizzato – conclude Fernandez – ad un razionale utilizzo delle risorse”.

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