SCICLI – Lo “Scapellato” resti dov’è! Peppe Puglisi, coordinatore della lista civica “Libertà Popolare”, boccia totalmente il progetto a cui l’amministrazione comunale sta lavorando, cioè trasferire lo stadio in un’altra zona del Villaggio Jungi per lasciare spazio a un’area attrezzata.
Puglisi, al contrario, pensa che si debba valorizzare l’impianto esistente e si lancia all’attacco della giunta Giannone, accusata di essersene dimenticata in questi anni.
“La campagna elettorale è iniziata e qualcuno cerca di rifarsi una nuova immagine con proclami fumosi”, ha esordito Puglisi.
Lo stesso evidenzia che “al momento non ci sia né il progetto di ‘rigenerazione urbana’ per un parco attrezzato né una proposta concreta per un’eventuale delocalizzazione dell’impianto”.
“Considerato che in sei anni l’amministrazione uscente non è riuscita neanche a completare il piano integrato di Jungi, venire ora, a fine mandato, a parlare di trasferire lo Scapellato – commenta Puglisi – sa tanto di presa in giro nei confronti di tutti gli sciclitani, in primis delle società sportive, ancora costrette a non poter abbracciare il proprio pubblico (visto che le partite allo stadio comunale si giocano a porte chiuse)”.
Puglisi punge ancora: “L’amministrazione, piuttosto che lanciarsi in voli pindarici, pensi a restare con i piedi per terra e portare a termine in questi ultimi due mesi quantomeno l’essenziale”.
“Se proprio vuole impegnarsi in qualcosa di costruttivo – aggiunge il coordinatore -, pensi a rendere fruibile al pubblico lo Scapellato, pensi ad ammodernarlo negli elementi mancanti (ad esempio le torri faro necessiterebbero di un trattamento anticorrosione, così come si dovrebbe riattivare il sistema di irrigazione), pensi a rendere funzionanti gli impianti idrici e tecnologici, piuttosto che mandare il solito assessore armato di buona volontà a mettere pezze e a tappare buchi”.
“Mi associo all’appello dei cittadini, affinché lo stadio possa continuare a svolgere quella funzione per cui è stato costruito, pensando piuttosto – conclude il coordinatore di Libertà Popolare – a una sua riqualificazione e non certamente ad una sua cancellazione”.