SCICLI – La riforma delle concessioni demaniali e l’applicazione della direttiva europea “Bolkestein”. Una questione che interessa da vicino pure Scicli, considerato il numero degli chalet che insistono lungo la nostra fascia costiera.
L’argomento viene posto in primo piano dal presidente della sezione Balneari della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa di Ragusa, Marco Daparo, dopo aver partecipato all’evento “Spiagge: riforma delle concessioni. Le istanze Cna e gli emendamenti in campo”.
Il tavolo, tenutosi in videoconferenza, è stato voluto per “affrontare l’impatto che ha avuto e che avrà – esordisce Daparo – la direttiva servizi, la cosidetta Bolkestein, su imprese, lavoratori e cittadini”.
Nel corso della riunione “la Cna Balneari ha avanzato le sue richieste – prosegue il presidente della sezione di Ragusa – per evitare le procedure selettive, se sul territorio vi è ancora disponibilità per nuove iniziative imprenditoriali o che, nei casi in cui la disponibilità fosse esaurita, si tenga conto del valore aziendale e degli investimenti dell’impresa esistente”.
“Sulla proposta – si legge ancora nel comunicato – c’è stata la convergenza dei parlamentari intervenuti e i senatori che fanno parte della Decima Commissione si sono impegnati a presentare emendamenti, in tal senso, al disegno di legge 2469 che reca disposizioni in materia di mercato e di concorrenza”.
E’ stata pure sottolineata la “necessità di procedere a una mappatura del demanio marittimo e a una verifica, secondo quanto riportato nel disegno di legge sulla concorrenza, della disponibilità del bene per nuove iniziative imprenditoriali”, ha affermato Daparo.
“Si è ribadita, poi, l’importanza di definire una sorta di doppio binario per garantire alle imprese attualmente titolari di concessioni, che abbiano investito nell’attività – aggiunge il presidente ibleo dei Balenari –, una proroga adeguata che vada oltre la scadenza dell’efficacia delle concessioni, prevista per il 31 dicembre 2023”.
Daparo teme che “le nostre imprese ragusane, a fronte di enormi sacrifici ed investimenti effettuati negli anni” si ritrovino “in seria difficoltà”, ma confida “nell’impegno trasversale preso dai rappresentanti del Governo presenti ai lavori”.
“Chiediamo un tavolo tecnico permanente per la tutela di imprenditori e lavoratori e per ristabilire equità nel settore. In provincia di Ragusa ci sono ancora gli spazi per creare nuove strutture e nuovi stabilimenti balneari“, ha continuato il presidente Daparo, dicendosi certo che “non correremo il rischio di avere le spiagge vuote nel 2023. La direttiva Bolkestein – conclude – non verrà applicata”.