SCICLI – È sorta a Scicli una struttura adibita al gioco del padel, una disciplina di origine messicana/spagnola, che, ultimamente, sta guadagnando un’immensa popolarità in Sicilia.
Si tratta di uno sport che si avvicina al tennis, ideale per i principianti che per gli atleti esperti. La differenza più grande consiste nella presenza di pareti, che nel padel sono di supporto al giocatore, permettendogli di rigiocare la palla.
La struttura è ubicata, in via Ignazio Emmolo (ex centro sportivo Camp Now), e la realizzazione è stata ad opera della Dione Edilizia srl di Scicli, specializzata nel settore delle costruzioni, avvalendosi di qualificati professionisti ed esperti artigiani, con l’obiettivo di realizzare opere eleganti ed efficienti, con superfici in erba sintetica e strutture divisorie in alluminio e vetro.
La stessa si compone di tre campi di padel all’aperto della dimensione ciascuno di 20×10, con annessi spogliatoi, bar fruibile dal pubblico e punto “store padel”.
Si occuperà della gestione della civettuola struttura la C.AR.MA. srl, presieduta da Gian Paolo Arrabito, il quale viene collaborato da altri due soci molto appassionati, Christian Carbone e Guglielmo Manenti.
Lo scopo esiziale della neo società è quello di riuscire a contemperare l’attività della palestra Akinà da centro fitness a sport club, vista anche la vicinanza logistica, abbracciando, appunto, questa nuova disciplina.
L’inaugurazione della struttura avverrà il prossimo 1° aprile, alle ore 18:30, con la presenza del noto dj Ivan Cappello, con intrattenimento musicale e alcune esibizioni di padel.
Hanno assicurato la loro presenza alcuni “padellisti” tra i più affermati in Sicilia, in particolare, tra le province di Siracusa e Ragusa. Di conseguenza, sarà un pomeriggio di assicurato divertimento, sorrisi e sport appunto. In sintesi, un pomeriggio all’insegna del padel, come si affermava in apertura una gradita novità e si spera che possa essere una concreta realtà nella nostra cittadina.
Uno sport che crea il giusto mix tra la sana competizione e il piacere di stare insieme. Quattro giocatori e tanta voglia di correre dietro una pallina, il cui rimbalzo continuo tra sponde e diagonali, sembra non voler mai assegnare il punto.
Regole. Il punteggio nel padel è analogo al tennis (15, 30, 40 game) con set da 6 game. Per vincere la partita è necessario vincere almeno due set su tre.
La novità che caratterizza in modo esclusivo il punteggio del padel quando si va al 40 pari è il famoso “punto de oro” detto anche “killer point”, che piace molto al padellista e lascia sempre il brivido del punto secco che chiude il game.
Si gioca 2 contro 2. Quando il giocatore serve, il compagno sta a rete. Il servizio prevede una seconda battuta in caso di errore. Si serve in diagonale sul rettangolo dell’avversario.
Il battitore deve fare rimbalzare la pallina sul suolo prima di colpirla, dietro la riga bianca del fondo campo. La pallina in battuta deve fare un rimbalzo sul rettangolo dell’avversario e non può colpire la parete metallica, ma eventualmente solo il vetro.
Nel caso in cui la pallina colpisca direttamente la parete avversaria senza aver rimbalzato sulla superficie sarà punto dell’avversario. La pallina potrà rimbalzare contro la parete, sia vetro che grata, solo dopo aver toccato la superficie del campo. La pallina può essere presa anche al volo senza rimbalzo, tranne che nella risposta al servizio.
Si perde il punto se la pallina tocca al volo le pareti del campo avversario oppure rimbalza due volte sul campo, prima di essere respinta, oppure se tocca il giocatore o qualsiasi indumento del giocatore, se viene colpita più di una volta nella risposta, se va a rete o, infine, se esce fuori dal campo senza recupero per chi deve giocarla.
Se le squadre sono in parità a 5-5, allora per vincere la partita è necessario vincere 7 game, con un punteggio di 7-5. Ma, se si verifica un pareggio 6-6, allora deve essere giocato quello che è noto come spareggio o tie break.
È anche importante sapere che ai giocatori è proibito toccare la rete o appoggiarsi ad essa. Se il giocatore commette questo errore, è un punto perso. Come nel tennis durante il servizio, i giocatori hanno due possibilità di servire correttamente, se dopo il secondo tentativo falliscono di nuovo, allora si perde il punto.
Statistica. La nostra regione, dopo il Lazio, è diventata da quest’anno la terza regione d’Italia come numero di strutture e di campi, preceduta dalla Lombardia e seguita dal Piemonte.
Nell’isola, infatti, si contano più di 211 strutture e 538 campi, decisamente un numero impressionante che è quintuplicato rispetto a qualche anno fa (come di recente riportato in un noto quotidiano sportivo “Il Corriere dello Sport”).
Contatti. Le prenotazioni dei campi possono avvenire tramite l’applicazione “Playtomic”. Per comunicazioni ed eventuali informazioni si può visitare su Instagram la pagina Akinà_sportclub.
La tenacia, la laboriosità e l’intraprendenza del trio societario sta destando molta curiosità e fermento in città.
Ottavio Modica