SCICLI – Sperano ancora in una Pasqua “diversa” da quella che si prospetta. Le attività commerciali, artigianali e turistiche di Scicli prevedono un’altra “batosta” economica, anzi il “colpo di grazia” dopo le difficoltà della pandemia, se la decisione di annullare la Festa del Gioia venisse confermata definitamente.
A farsi portavoce del loro “grido di aiuto” è il tavolo delle associazioni di categoria (Proloco, Confcommercio, Cna, Pmi Centro Servizi Scicli e Confartigianato): “è dal marzo 2020 che sono entrate in un tunnel da cui, purtroppo, non riescono più ad uscire”.
“La notizia della regolare celebrazione della Settimana Santa in tutta la provincia di Ragusa, tranne che a Scicli, – affermano i rappresentanti delle realtà economiche locali – ci lascia con l’amaro in bocca”.
“Le imminenti festività pasquali, infatti, – si legge in un comunicato – avrebbero dato sicuro ossigeno alle attività commerciali, negozi di abbigliamento, calzature, parrucchieri, estetisti, strutture ricettive (che hanno già visto cancellate alcune prenotazioni), ristoranti, bar e tante altre ancora”.
“La cosa ancor più grave – prosegue la nota – è che le istituzioni non sembrano riuscire a trovare un dialogo e una soluzione; sono, infatti, caduti nel vuoto anche i nostri inviti al dialogo, durante queste concitate settimane”.
Il tavolo delle associazioni di categoria rivolge, in particolare, una critica al sindaco Enzo Giannone per non essere stato “tempestivo” nel suo tentativo di dirimere la questione relativa allo svolgimento delle feste esterne di Pasqua: “doveva invitare tutte le parti attorno ad un tavolo, questa era l’unica cosa da fare e andava fatta ben prima di trovarsi a ridosso delle festività!”.
“A tutto questo auspichiamo – conclude il documento – che anche a Scicli, così come nelle altre città della provincia, si possa tornare con le feste pasquali alla normalità lavorativa e alla ‘Gioia’ di vivere”.