SCICLI – Come risulta anche dalla stampa locale e dai numerosi interventi sui social, nei giorni scorsi sono state effettuate operazioni di manutenzione del manto stradale in aree del centro storico che hanno attirato le attenzioni dei cittadini.
Come risulta dalle immagini e dai sopralluoghi, i lavori sono avvenuti in tre zone:
– Zona A: corso Mazzini – confluenza via Nazionale (per quanto risulta trattarsi di buffer zone del sito Unesco);
– Zona B: corso Garibaldi, confluenza con la monumentale cava San Bartolomeo;
– Zona C: via Caneva, alle spalle del prestigioso e restaurato Convento del Carmine.
Nelle due località A (buffer zone) e B sono state coperte preesistenti mattonelle di asfalto.
In tutte le tre zone il nastro di bitume deposto appare dai contorni fortemente irregolari e per via dello spessore minimo sui i bordi, questi sono già soggetti a sfrangiamento. Delle riprese fotografiche, scattate 24 – 48 ore dopo i lavori, mostrano che il bitume presenta già abrasioni e reca addirittura il segno lasciato del passaggio di pedoni.
Nella zona C una parte di selciato sembrerebbe sia stata coperta, per quanto di entità modesta e non comparabile con quanto lamentato sui social (a causa di immagini fotografiche pre e post che hanno tratto in inganno alcuni commentatori).
Riteniamo che tutti questi siano segni che consentono di affermare con evidenza la scarsa cura e mancato controllo nella esecuzione dei lavori. Soprattutto, si tratta di interventi peggiorativi, mentre in centro storico dovrebbero essere previsti solo interventi migliorativi, quali sostituzione di tratti di pavimentazioni di selce calcarea o di “asfaltine”, eventualmente ammalorati e giammai ricopertura con bitume.
A tutela del decoro della città di Scicli, anche in quanto facente parte del sito città tardo Barocche del Val di Noto iscritto al patrimonio UNESCO, Legambiente Scicli chiede: di voler intervenire, a seconda delle competenze, con funzioni di controllo amministrativo, con funzioni di valutazione sui lavori eseguiti, nonché con funzioni di prevenzione, affinché possano scongiurarsi ulteriori lavori pubblici di tale qualità; infine, con funzioni di indirizzo, stante che nei centri storici delle città d’arte, quali quelle di una città di un sito Unesco, le opere di manutenzione debbono sempre mirare al rispetto e al miglioramento dei luoghi.
Alessia Gambuzza
Presidente Circolo Legambiente Scicli Kiafura