SCICLI – L’Unitre di Scicli spegne quattro candeline. Era il 2018 quando in città approdò l’Università della Terza Età. Per celebrare l’importante traguardo, il Consiglio direttivo ha voluto ripercorrere quelle che sono state le tappe più significative del gruppo, dalla fondazione ad oggi.
“Prima di approdare a Scicli, la nostra realtà – raccontano i vertici dell’Unitre – era presente già nel lontano 1975, inizialmente a Torino, per poi diffondersi, negli anni, con le varie sedi locali, in tutto il territorio nazionale. La finalità dell’associazione è quella di contribuire alla promozione culturale e sociale, alla formazione e all’informazione. Ad oggi le sedi sono oltre 300 e annoverano circa 80.000 associati”.
“A Scicli l’Università della terza età ha visto la luce nell’estate di quattro anni fa. Da 25 soci fondatori la maglia si è allargata annualmente con le nuove iscrizioni”, racconta il direttivo.
“Abbiamo compiuto i primi passi facendo tesoro dell’esperienza delle altre sedi, sparse in tutta Italia, integrata col vissuto della realtà locale e personalizzata con le esigenze, che, via via, sono emerse durante il percorso, anche grazie alla partecipazione attiva dei soci che, con le loro proposte, – spiega l’Unitre – hanno alimentato la motivazione a porgere un bouquet di offerte più vario possibile”.
Il Consiglio direttivo parla pure dei corsi e dei laboratori che costituiscono il piano programmatico dell’Università: “Andiamo dai temi di attualità a quelli letterari, passando per gli argomenti scientifici. Non mancano le occasioni di socializzazione che arricchiscono l’offerta formativa, come le visite culturali, organizzate sia a livello locale che nazionale, e i laboratori, susseguitesi nel tempo, incentrati ad esempio su attività di cineforum, canto, inglese e yoga”.
Tra le sfide affrontate in questi anni dall’Unitre di Scicli c’è quella dell’emergenza sanitaria, durante cui ha mostrato una spiccata capacità di adattarsi al contesto. “Durante il periodo della pandemia – dice il direttivo – si è fatto ricorso all’utilizzo della tecnologia e gli incontri si sono tenuti on-line. La nostra progettazione è stata necessariamente ridotta, ma l’associazione è comunque riuscita a mantenere l’impegno e per questo ringraziamo tutti i nostri soci iscritti, che hanno dato prova di grande perseveranza”.
“Da quest’anno le attività sono riprese nel rispetto delle norme sulla sicurezza, proseguendo nel miglior modo. Ciò è stato possibile grazie alle risorse umane e professionali che il nostro paese può vantare di possedere; hanno offerto la loro competenza e disponibilità a tenere gli incontri sulle conversazioni tematiche e ad attuare i laboratori, spinti dal desiderio – concludono i membri del direttivo – di contribuire a rendere la nostra Scicli culturalmente vivace e umanamente più ricca”.