SCICLI – Niente vacanze estive per il Centro Studi e Documentazione Città di Scicli. Ha rinunciato ad andare sotto l’ombrellone per preparare quattro appuntamenti con la storia locale.
Ecco le “SeredEstate”, una programmazione, della durata di circa un mese, che svelerà agli sciclitani e ai viaggiatori aspetti inediti della cittadina barocca, dei suoi luoghi e dei protagonisti della sua storia.
I primi due incontri avranno come sfondo la festa della Madonna delle Milizie, al suo ritorno dopo più di tre anni di assenza. E si inizia subito. Domani (domenica 21 agosto), alle ore 21, padre Ignazio La China, vicario foraneo di Scicli e storico locale, terrà una lectio nell’Eremo delle Milizie, parlandone della genesi e della storia.
Il 25 agosto si replica, questa volta in chiesa Madre a Scicli, con padre Ignazio che presenterà il suo nuovo saggio “Madonna delle Milizie o Madonna della Pietà? I falsi di Santa Maria la Nova”; dialogherà con l’autore, il professore Paolo Militello, associato di storia moderna presso l’Università degli Studi di Catania.
Il 9 settembre sarà protagonista, invece, l’archeologia. L’archeologo sciclitano Pietro Di Rosa modererà, infatti, l’incontro a riguardo dei recenti e futuri scavi al Castello dei Tre Cantoni di Scicli; saranno presenti il dottore Saverio Scerra, funzionario archeologo della Sovrintendenza di Ragusa, il professore Pietro Militello, ordinario di Civiltà Egee presso l’Università di Catania e gli archeologi polacchi dell’Accademia delle Scienze di Varsavia, la dottoressa Ewa Modzioch e il professore Slawomir Modzioch. A far da splendida cornice la terrazza del sagrato del Convento del Rosario.
Chiuderà gli incontri del Centro Studi, il 18 settembre, la serata dedicata a Raffaele Scalia presso palazzo Bonelli-Patané: interverranno il presidente del Centro Studi, lo storico Vincenzo Burragato e Valerio Burragato, ricercatore di storia locale.
Partendo dall’esperienza sciclitana di Scalia, si farà un excursus sul pittore avolese, capace di dare una grande impronta alla bellezze di palazzi nobiliari e chiese del territorio di Scicli, fino a svelare documenti inediti sulla sua esperienza di vita americana.
“Non resta che sedersi e ascoltare la storia da noi narrata – conclude il Centro Studi e Documentazione -, quella vera, senza fronzoli e fantasie, depositaria di un ricco passato e, se conosciuta, base di un roseo futuro per Scicli”.