SCICLI – Cosa ne sarà dell’ex scuola elementare di San Giovanni Lo Pirato? Lo chiede il gruppo di Start Scicli, che teme la perdita di un finanziamento di 280 mila euro per adattare la struttura a un centro di aggregazione per anziani e disabili.
L’edificio, situato nel popoloso quartiere rurale, non è in servizio da oltre 10 anni e oggi è stato dato per un breve periodo a un’associazione che si occupa di animali. All’interno dei locali, infatti, vengono accuditi 50 gattini in attesa di affidamento.
La preoccupazione di Start Scicli è che i locali, vista l’attuale destinazione, possano perdere i fondi stanziati.
“Nello scorso quinquennio – spiega la consigliera comunale del movimento startino, Caterina Riccotti – siamo stati orgogliosi di lavorare a un progetto di rigenerazione di questo luogo storico”.
“Grazie al lavoro sinergico di cinque Comuni (Scicli, Modica, Santa Croce, Ragusa ed Ispica) – prosegue Riccotti – si è infatti ottenuto uno stanziamento di euro 280.000 che permetterà di creare un centro diurno per anziani e disabili, un luogo di socializzazione, al cui interno saranno garantiti servizi, iniziative e interventi, allo scopo di contrastare la solitudine e di promuovere la socializzazione e l’aggregazione”.
Il vecchio edificio scolastico rappresenta un pezzo di storia della zona rurale, simbolo di un’epoca. Qualche ex alunno degli inizi anni ’60, ancora residente a San Giovanni Lo Pirato, teme che la sua scuola possa restare un gattile o un canile.
“Apprendiamo – commenta Viviana Pitrolo, esponente del gruppo Start – che la scuola ha cambiato destinazione. Cosa è diventata? Un gattile! Alla faccia della rigenerazione! E questo nonostante i mille slogan, sbandierati durante la campagna elettorale, basati sulla programmazione di grandi opere, sulla ricerca di finanziamenti, sulla efficienza nelle manutenzioni”.
Il gruppo startino si rivolge, infine, al primo cittadino: “Caro sindaco Marino, le chiediamo di intervenire immediatamente sulla questione, trovando una soluzione sensata e rispettosa di un luogo e di una comunità”.
“La invitiamo ad individuare in tempi brevi (il rischio di perdere il finanziamento è altissimo) – termina Start – un luogo idoneo al ricovero di questi poveri gatti e che al tempo stesso non mortifichi un luogo simbolo della storia di una frazione”.