SCICLI – Scavo, ispezione del problema, riparazione e riasfaltatura. È solito seguire questo procedimento quando occorre sistemare delle tubature sotterranee. In via dei Sette Fratelli Cervi, al Villaggio Jungi, ci si è fermati al penultimo passaggio, dimenticandosi di concludere il lavoro con una colata di asfalto fresco.
Ce lo fanno notare alcuni residenti del quartiere che, dopo aver aspettato a lungo, hanno deciso di segnalarci la strada dissestata. Si trova in queste condizioni da parecchio tempo, risalente a degli interventi effettuati per “sanare” delle perdite idriche, ci dicono.
I guasti sono stati riparati sì, ma ciò che rimane sono delle “strisce” di pietre e terra, ossia il materiale, derivante dagli stessi scavi, con cui si è deciso di coprire le fessure, una volta terminato il cantiere.
Gli abitanti vedono in ciò un pericolo per i bambini e gli anziani che frequentano il posto; per loro il rischio di inciamparvi è molto alto. La pioggia, poi, come se non bastasse, sta scrostando, pian piano, la “copertura improvvisata”, trascinando pietrisco e terriccio ovunque.
Chi risiede in zona auspica che sia la volta buona per ripristinare la sede stradale: “Noi siamo qui, non ci muoviamo. Crediamo ancora – termina la segnalazione – nella possibilità che qualcuno si faccia vivo per ultimare i lavori lasciati a metà”.