Case popolari Scicli: “Umidità e muffa divorano il mio appartamento”

In redazione è arrivata una lettera di un inquilino degli alloggi dello Iacp di via Pietro Nenni. Lui, insieme ad altri residenti dell’edificio, chiede lo sblocco urgente dei lavori avviati con il bonus facciate

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SCICLI – Lavori di ristrutturazione fermi ed intanto l’acqua piovana si infiltra, in modo copioso, negli appartamenti.

Facile immaginare i tanti disagi e danni che ne derivano. Anzi non bisogna sforzarsi più di tanto perché le foto “parlano chiaro”. Sono quelle che un inquilino delle case popolari di via Pietro Nenni, al quartiere Jungi, ha allegato a una lettera inviata alla nostra redazione. Ci mostra le condizioni del suo soffitto “divorato” da umidità e muffa.

Da oltre tre mesi – si legge nella segnalazione -, il cantiere allestito per beneficiare del bonus facciate risulta bloccatoFaccio notare che con l’arrivo delle prime piogge si sono già verificate delle infiltrazioni di acqua dai muri esterni e dal solaio”.

Una situazione che sta causando notevoli danni all’interno dell’alloggio e non solo in questo. Ci sono stati lamentele anche di altri inquilini dell’edificio. Appare utile evidenziare che i lavori lasciati incompleti – aggiunge il cittadino – fanno sì che la pioggia ristagni a causa degli avvallamenti sulle terrazze, dove i buchi di sfogo risultano più alti rispetto al livello del piano”.

Stesso problema sulle balconate – prosegue l’inquilino degli alloggi dello Iacp –, da cui sono stati tolti i pavimenti esistenti e dove sono rimaste i cigli perimetrali, consistenti in strisce di marmo; ragione per cui l’acqua, non avendo nessun sbocco, viene inevitabilmente assorbita dai muri perimetrali fino a percolare all’interno degli alloggi, causando annerimento e muffe”.

Poiché allo stato attuale non si hanno notizie sulla ripresa dei lavori, chiedo, tramite il vostro giornale (che ringrazio anticipatamente), alla ditta interessata e agli organi politici e amministrativi – conclude la lettera – di voler sollecitare in modo urgente lo sblocco del cantiere, onde evitare ulteriori danni agli alloggi e alle persone residenti”.

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