SCICLI – Il centro studi e documentazione Scicli riaccende la sua macchina del tempo. Condurrà in epoche molto lontane, avvalendosi, stavolta, di un saggio scritto del professore italo-maltese, Arnold Cassola. Il volume si intitola “I Maltesi a Scicli e Capo Passero (1675 – 1777)” e sarà presentato venerdì prossimo (2 dicembre) nella sede del circolo culturale “Vitaliano Brancati”, in via Aleardi.
Il compito di aprire la serata toccherà allo storico e presidente del Csd, Vincenzo Burragato che saluterà i presenti in sala.
“Cassola, accademico di letterature comparate – commenta Burragato – è autore prolifico di saggi, monografie di personaggi e articoli sulla storia di Malta”.
“In questo suo nuovissimo saggio analizza la cospicua presenza maltese nel Forte di Capo Passero e, soprattutto, a Scicli, da quando arrivano e si stabiliscono in città i ‘Cavalieri Ospedalieri’. Ci si soffermerà pure – conclude il presidente del centro studi e documentazione – sui maltesi presenti presso il Caricatore di Sampieri, di cui se ne ha testimonianza già dal cinquecento”.
L’incontro entrerà nel vivo con il vicario foraneo di Scicli, don Ignazio La China che porrà a Cassola una serie di domande di carattere storico, in particolare una: “La provenienza della profonda fede religiosa sciclitana deriva della presenza dei maltesi in città?”.
Chiuderà i lavori il professore e giornalista Franco Causarano del circolo “Vitaliano Brancati”. Illustrerà, per l’occasione, il calendario delle serate culturali proposte dal movimento nei prossimi mesi invernali.