MARSALA 28
SCICLI SPORT CLUB 33
(p.t. 12 – 15)
Marsala: Diliberto A. – Barraco G. – Campisi M. (1) – Bondici S. (2) – Mattarella G. (1) – Di Giovanni S. (7) – Culicchia G. – Ingui F. – Randazzo A. (6) – Rallo S. (8) – Rallo L. (1) – Di Giovanni V. (1) – Torrente S. (1) – Bottari P. – Parrinello V. Allenatore: Graziano Tumbarello.
Scicli Sport Club: Rodrigues D. – Iacono F. (4) – Oddo L. (7) – Delitala O. (9) – Pipitone L. (5) – Ventura I. (2) – Parisi Assenza E. (6) – Cavallo Claudio. Allenatore: Agostino Tilotta.
Arbitri: Fabio Nania e Pietro Pollaci di Palermo
Ammoniti: Campisi, Di Giovanni V. e Tumbarello (Marsala); Oddo (Scicli Sport Club)
PALLAMANO – Rientrati negli spogliatoi a gara conclusa i giocatori e lo staff tecnico iniziano a realizzare di aver fatto qualcosa che nessuno potesse pronosticare. L’ultima dell’anno è un’impresa, così l’hanno definita quelli dello Scicli Sport Club. E come dargli torto.
Del resto è stata ottenuta un’importante vittoria, che vale il quarto posto in classifica, su un campo difficile, giocando contro il Marsala con mezza squadra fuori.
Tra infortuni, motivi di salute e impegni lavorativi, la squadra sciclitana è stata decimata. Sul pullman sono saliti solo otto giocatori. Pesantissime le assenze. All’appello del tecnico Agostino Tilotta mancavano Catania, Cavallo, D’Aguanno, Gulino, Magnifico, Martino (costretto a terminare in largo anticipo la stagione, per un serio problema alla schiena), Sarra e Spatola.
Cuore ed esperienza alla fine hanno fatto la differenza. Chi è sceso in campo ha dato tutto quello che aveva. L’immagine più significativa del successo in terra marsalese è l’intramontabile portiere Franco Iacono, che per necessità è stato schierato come terzino destro. Per l’evergreen sciclitano un’ottima prova, impreziosita anche da quattro reti di pregevole fattura messe a segno.
Ecco come è andata la gara. C’è voluto un quarto d’ora per vedere una delle due squadre allungare sull’altra, dopo un inizio di match molto equilibrato. È lo Scicli a portarsi sul +3 con Pipitone (5-8). Ospiti dunque sempre avanti e padroni di casa costretti ad inseguire.
Gli etnei Oddo e Delitala salgono in cattedra e suonano la carica: i biancoazzurri al 27’ sono sul +5 (9-14). Arriva però la reazione dei marsalesi, che riescono a piazzare un break di tre reti consecutive, 12-14.
Ma nei 20 secondi finali lo Scicli si riporta sul triplo vantaggio, con Parisi che trova il jolly dall’angolo dell’ala sinistra, 12-15.
Nella ripresa gli ospiti escono dagli spogliatoi determinati a chiudere la gara. Quattro minuti sul cronometro e lo Scicli va sul +4 con Iacono. Si rifanno sotto i padroni di casa che approfittano di una doppia esclusione temporanea da due minuti per pareggiare i conti. Siamo giunti al 42’ e il parziale è di 20 a 20.
I giocatori sciclitani, nonostante il recupero degli avversari, mantengono la calma e trascinati dal portoghese Da Silva, iniziano a ricostruire il vantaggio: dopo sei minuti Oddo e Parisi firmano il +3 (22-25), poi a nove minuti dal termine, Iacono e Delitala portano il risultato sul 23-27.
Il Marsala, prova a recuperare, ma a cinque dal termine lo Scicli incrementa sul +6 ancora con Parisi, per poi chiudere la contesa con il punteggio di 28 a 33.
A fine gara le parole di coach Tilotta. “Sicuramente è stata la partita che non ti aspetti. Dopo la sfortunata gara contro l’Alcamo, oggi – commenta – era importante fare risultato”.
“Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla nostra vittoria, contro una squadra giovane, veloce e ben gestita da Di Giovanni in campo e Tumbarello in panca”, ha continuano il tecnico biancoazzurro.
“Abbiamo fatto appello a ciò che abbiamo in abbondanza, l’esperienza e l’incoscienza, tipiche di chi non si vuole arrendere al trascorrere del tempo, con un valore aggiunto: un atleta che per 40 anni ha difeso tra i pali e si trasforma in un’ala/terzino destro, mettendo a segno 4 reti. Mi riferisco ovviamente – afferma Tilotta – alla splendida prestazione di Iacono”.
“Sono ovviamente felice del risultato, ma ancor di più per quello che i ragazzi hanno messo in campo: cuore, testa e sacrificio”, termina il coach dello Scicli.