SCICLI – Poltrone vuote e silenzio in sala. Ci si dovrà abituare (per quanto tempo non si sa) a questa nuova immagine del cine teatro Italia.
Nulla da temere, non si tratta di una chiusura definita, come in tanti avranno subito pensato alla vista di diversi post apparsi sui social. Solo questione di tempo e il pubblico potrà tornare a godersi un film o uno spettacolo, ma al momento è molto complicato fare previsioni, almeno fino a quando non si farà avanti un nuovo gestore.
E sì, perché la storia del cine teatro Italia è destinata a continuare. I titoli di coda scorrono, invece, sul ventennio di gestione della famiglia Calvo, che saluta il pubblico con una lettera di ringraziamento, affissata sotto un foglio che recita: “Oggi chiuso per scadenza del contratto”.
“Ringraziamo – scrive il dottor Calvo – l’amministrazione comunale Falla e tutte le successive amministrazioni, le associazioni culturali, le compagnie di teatro, di musica e di danza, insieme a tutti i suoi collaboratori, e gli spettatori che hanno contribuito a realizzare il sogno di far rivivere il cine teatro Italia di Scicli, rendendolo luogo magico e meraviglioso di cultura e spettacolo”.
“Un ricordo particolare va a chi ci ha prematuramente lasciato, Gianni Arrabito e Giovanni Gazzè. Un grazie di cuore – conclude la lettera – a tutta la città di Scicli per questi venti anni trascorsi insieme“.
A rassicurare quanti inizialmente pensavano al peggio è stata l’amministrazione Marino. “Stiamo lavorando – informa una nota diffusa dal Municipio – al nuovo bando e agli atti propedeutici necessari per l’aggiudicazione della gestione del cine teatro Italia, riservando un congruo numero di giorni per l’Ente, e tenendo conto dei mutati costi energetici e degli incassi della struttura”.
“L’avviso sarà rispondente – prosegue il comunicato – alla nuova normativa sugli appalti e terrà conto delle mutate esigenze del mercato della fruizione culturale”.
“Il precedente contratto era in regime di prorogatio in ragione del Covid. È ferma volontà dell’Amministrazione riaprire al più presto il Cinema, mettendo anche in calendario – conclude il comunicato – una prestigiosa stagione teatrale”.
E adesso la domanda che si pongono tutti è una soltanto: “Quanto tempo passerà prima di tornare a sedere sulle poltrone rosse?”.