SCICLI – Sebbene sia solo temporanea, la chiusura del cine teatro Italia, arrivata di colpo nel bel mezzo delle feste natalizie, è stata letta da tanti come un addio. E forse non hanno torto coloro che la pensano così, scoraggiati solo all’idea di non poter rimettere piede in sala per parecchio tempo. La data di riapertura, infatti, resta qualcosa di indefinito.
Da quando la notizia ha iniziato a correre in città, qualche critica è arrivata sull’amministrazione Marino, accusata di essere stata “poco reattiva”.
Tra chi punta il dito contro palazzo di città c’è il Partito Democratico, secondo cui “la scadenza della convenzione con la famiglia Calvo non è un fatto imprevisto; anzi era assolutamente preventivabile e gestibile con ordinarietà, senza arrivare alla clamorosa chiusura in pieno periodo di festività”.
Secondo il PD doveva essere fatto tutto il possibile per evitare di finire in una situazione del genere che “determina l’impoverimento culturale della città e priva la comunità di una struttura pubblica, come poche ormai ne esistono in tutta Italia, fondamentale per lo sviluppo di Scicli”.
“Soprassediamo, per carità di patria, alle dichiarazioni degli amministratori locali che, non più di dieci fa, in occasione del Festival Costa Iblea celebrato anche a Scicli, esaltavano le potenzialità del Cinema”, ha aggiunto il partito.
Il PD chiama in causa direttamente il sindaco Mario Marino e l’assessore comunale alla Cultura, Elio Tasca. “Chiediamo – conclude il documento – che i due amministratori spieghino perché non hanno pubblicato per tempo il nuovo bando di affidamento e diano conto alla città dei tempi previsti per la riapertura“.