SCICLI – Il Comune di Scicli ha un nuovo garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. È la dottoressa Silvia Manenti ad essere stata scelta, su nomina del sindaco Mario Marino, per ricoprire l’importante ruolo istituzionale.
Psicologa e psicoterapeuta sciclitana, la dottoressa Manenti rimarrà in carica un anno ed eserciterà l’incarico a titolo gratuito.
Ma quali sono i compiti che attendono la Garante? A illustrali, sommariamente in un comunicato, è l’amministrazione comunale.
“Manenti vigilerà – spiegano dal Municipio – sull’applicazione, nel territorio comunale, della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, sui fenomeni di esclusione sociale, di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, per motivi di sesso, di appartenenza etnica e/o religiosa”.
“La Garante presterà massima attenzione anche ai fenomeni dei minori scomparsi, alla presenza sul territorio di minori stranieri non accompagnati e di quelli abbandonati non segnalati ai servizi sociali e alla magistratura. Interverrà anche qualora – prosegue la nota – ravvisasse episodi di evasione ed elusione dell’obbligo scolastico e di lavoro minorile”.
“È una figura che ha pure lo scopo di promuovere – aggiunge il Comune – iniziative per la tutela del diritto dei bambini all’integrità fisica, in particolare per la prevenzione e la protezione dei rischi di espianto di organi, di mutilazione genitale femminile, di abuso sessuale e di sfruttamento pornografico”.
“Tra le altre funzioni del Garante – riporta il documento – quelle di favorire la nascita di tutori volontari e segnalare, alle competenti amministrazioni pubbliche, fattori di rischio o di danno per i minori, scaturenti da situazioni carenti o inadeguate dal punto di vista sociale, ambientale o igienico-sanitario, relativi all’abitazione o al quartiere”.
“Il Garante ha il compito di avviare, sentita l’amministrazione comunale, le attività necessarie alla sottoscrizione di protocolli d’intesa e di accordi per la costituzione di reti, tra pubblico, privato sociale e cittadini, utili a migliorare – termina il comunicato – le condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza”.