SCICLI – Non è affatto piaciuto a una parte della minoranza consiliare e ad Armando Fiorilla del PSI l’avvicendamento assessoriale, presentato ieri dal sindaco Mario Marino.
I consiglieri comunali che criticano il cambio di assessori sono Caterina Riccotti, Consuelo Pacetto, Marianna Buscema e Bruno Mirabella.
“Nulla contro i nuovi assessori”, scrivono in un documento i cinque dell’opposizione; i quali evidenziano come “la politica con la ‘p’ maiuscola, quella che poteva essere ma non sarà, lascia il posto alla politica con la ‘p’ minuscola!”.
“Si sostituiscono – si legge ancora – ben due assessori, dopo solo sei mesi di mandato pieno. Il primo Ignazio Mariano Pagano, chiamato per le sue competenze, perché al di sopra delle parti, in settori delicati e perché ha rivestito un ruolo negli anni riconosciuto a livello regionale. Insomma uno che avrebbe inciso! Il secondo Elio Tasca, scelto non per motivi politici, ma anche in questo caso per la sua importante esperienza, acquisita nel tempo. Almeno queste le intenzioni di partenza”.
“L’uno e l’altro – recita la nota – hanno lavorato alacremente in questi mesi, basti pensare ad alcuni risultati condivisi anche da noi come opposizione… In entrambi i casi, nella nostra concezione di opposizione, ci siamo resi collaborativi, lì dove vedevamo buone prospettive di crescita per la città, senza polemizzare su spese economiche e impegni vari, proprio in spirito propositivo”.
I consiglieri e l’esponente del Partito Socialista Italiano si domandano: “Ma adesso che succede? Tutto quello che è stato si rivela uno specchietto per le allodole? Erano nomi scelti solo per mantenere un profilo elettorale più accettabile? E’ una ‘cambiale’ politica l’avvicendamento assessoriale?“.
Gli interrogativi continuano. “Non volendo togliere nulla alle competenze (dimostrate e da dimostrare) dei neo assessori, ci chiediamo: perché questi cambi? Vince la politica degli accordi prima che quella delle competenze?“.
I firmatari del comunicato aggiungono: “La ridistribuzione delle deleghe, così come date, siamo sicuri che non crei ‘accavallamenti’. Prevale l’idea: abbiamo fatto di tutto per vincere e adesso dobbiamo corrispondere alle promesse politiche?“.
“Se così fosse – conclude il documento – possiamo solo dire: cari cittadini noi ve lo avevamo detto che quello che si voleva mostrare non era il vero volto, che prima o poi si sarebbe manifestato. In questo caso, molto presto vedremo ancora quali cambiamenti riserverà questo 2023! Chiederemo chiarimenti anche nelle sedi politiche opportune. Cambiar tutto affinché tutto rimanga com’è non è ciò che la città di Scicli merita!”.