SCICLI – Ammontano a tre milioni di euro i danni al patrimonio pubblico che la violenta ondata di maltempo ha lasciato a Scicli. Contestualmente, la giunta Marino ha deliberato la richiesta di riconoscimento, da parte della Regione Siciliana, dello stato di calamità naturale.
Facendo un breve riepilogo, le situazioni più critiche nel territorio sciclitano si sono registrate nella discarica dismessa di contrada San Biagio e al cimitero monumentale. Parte della somma milionaria che il Comune chiederà al governo regionale e al Consiglio dei Ministri servirà a ripristinare le strade pubbliche, la rete fognaria, idrica e acque bianche, il porticciolo di Sampieri e il tratto di arenile (da contrada Arizza fino a Donnalucata), dove si trova depositata spiaggiata un’ingente quantità di canne, divelte e trascinate dalla furia dei torrenti.
“In attesa di disposizioni da parte del Dipartimento regionale della Protezione Civile, ribadisco – afferma il sindaco Mario Marino – il consiglio ai cittadini di documentare i danni subiti e rivolgersi alle associazioni di categoria di riferimento per facilitare le istanze”.
“In questo delicato momento, chiedo compattezza politica a tutte le forze in campo, poiché l’ora della sfida è questa e non possiamo, non dobbiamo, farci trovare disuniti”, conclude Marino.