SCICLI – Si torna a parlare di nuovo dei lavori di ristrutturazione avviati con il superbonus, fermi da mesi nel lotto 5 degli alloggi di edilizia popolare di via Pietro Nenni a Jungi.
Abbiamo ricevuto in redazione una lettera firmata da un inquilino delle case popolari, in cui denuncia una serie di disagi e danni alle abitazione per il blocco delle opere di rifacimento edilizio.
“Da oltre sei mesi – scrive il cittadino -, il cantiere allestito per beneficiare del superbonus 110 risulta fermo. Faccio notare che con l’arrivo delle ultime piogge si sono già verificate delle infiltrazioni di acqua dai muri esterni e dal solaio”.
“Una situazione che sta causando notevoli danni all’interno dell’alloggio e non solo in questo. Ci sono state lamentele anche di altri inquilini dell’edificio. Appare utile evidenziare che i lavori lasciati incompleti – si legge – fanno sì che la pioggia ristagni a causa degli avvallamenti sulle terrazze, dove i buchi di sfogo risultano più alti rispetto al livello del piano”.
“Stesso problema sulle balconate – prosegue l’inquilino degli alloggi dello Iacp –, da cui sono stati tolti i pavimenti esistenti e dove sono rimaste i cigli perimetrali, consistenti in strisce di marmo; ragione per cui l’acqua, non avendo nessun sbocco, viene inevitabilmente assorbita dai muri perimetrali fino a percolare all’interno degli alloggi, causando annerimento e muffe”.
“Poiché allo stato attuale non si hanno notizie sulla ripresa dei lavori, chiedo, tramite il vostro giornale (che ringrazio anticipatamente), alla ditta interessata, agli organi politici e amministrativi e ai dirigenti dello Iacp di Ragusa, di voler sollecitare – conclude la lettera – in modo urgente lo sblocco del cantiere, onde evitare ulteriori danni agli alloggi e alle persone residenti”.
Sulla questione sono intervenuti quattro consiglieri comunali di opposizione: Caterina Riccotti, Consuelo Pacetto, Marianna Buscema e Bruno Mirabella.
In una nota si chiedono “che fine hanno fatto i lavori avviati in via Pietro Nenni? E’ una situazione grave – affermano i consiglieri -, questa cosa non può più essere rimandata“.
“Si era riusciti nella scorsa legislatura a porre le basi per l’avvio dei lavori, ma questo stop è inaccettabile e rischia di vanificare tutto il lavoro fatto in precedenza. Bisogna sottolineare che queste problematiche interessano anche tanti altri edifici di edilizia popolare del quartiere (solo per fare un esempio la via 25 Aprile,) che devono essere prese in considerazione e non dimenticate“.
“Avvieremo subito – concludono i quattro consiglieri -, le dovute interlocuzioni con gli Enti competenti e porremo al più presto la problematica all’attenzione del Consiglio comunale“.