SCICLI – Gioca d’anticipo l’amministrazione comunale, prevedendo le possibili incomprensioni e polemiche, derivanti dall’annuncio di controlli incrociati sul corretto versamento della tassa di soggiorno.
Da palazzo di città mettono le cose subito in chiaro: “Nessuna persecuzione! Intendiamo dirimere eventuali incongruenze nei dati relativi all’imposta versata al Comune dalle attività ricettive, presenti nel territorio sciclitano”.
“L’attività – riporta una nota – viene annunciata anzitempo e con sufficiente anticipo dal Municipio, che non ha alcun intento persecutorio nei confronti di chi fa ospitalità, ma vuole verificare che il gettito della tassa di soggiorno sia corretto e in linea con la importante presenza turistica in città e nella sua fascia costiera”.
Il Comune farà un incrocio dei dati delle strutture presenti su internet e sui portali di teleprenotazione e l’effettiva entrata derivante dall’imposta. Procedimento che “permetterà di capire – spiegano – la congruenza di quanto incassato dall’Ente”.
“Gli uffici comunali – si legge nell’informativa – sono a disposizione dei privati e delle strutture ricettive che pensano di aver potuto commettere delle inesattezze nelle dichiarazioni, al fine di correggerle”.
Sull’importanza della tassa di soggiorno per le casse finanziarie dell’Ente interviene il sindaco Mario Marino. “L’imposta ci consente – afferma il primo cittadino – di realizzare numerose opere di miglioria per la città, rendendola più accogliente per i turisti e per chi porta investimenti a Scicli”.