“Cava d’Aliga, non resti la Cenerentola di sempre”

Una famiglia ragusana, che villeggia nella borgata, scrive in redazione per segnalare una serie di disservizi

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SCICLI – Una lettera, con tanto di firma in calce, è stata inviata alla nostra redazione, in cui si denunciano una serie di disservizi a Cava d’Aliga. “Chi scrive – si legge – è una famiglia ragusana villeggiante nella borgata, contenta di leggere su codesto quotidiano che qualcosa di buono, riguardo Scicli, si muova”.

“Vorremmo, però, porre l’attenzione degli amministratori – riporta la lettera – sul degrado della frazione di Cava d’Aliga, invasa, durante le scorse estati, da erbacce e sporcizia. Persino piazza Mediterraneo, le strade adiacenti e le poche rotatorie esistenti sono ricettacolo di cumuli di rifiuti. Molte richieste di interventi sono state fatte, ma senza alcun esito. La via Einaudi è invasa da pietrisco, trascinato dall’acqua piovana, proveniente dalla parte superiore della strada non asfaltata”.

Non è giusto che noi villeggianti (che paghiamo regolarmente le tasse), all’inizio di ogni stagione, dobbiamo farci carico di liberare, a nostre spese, la carreggiata. Nella speranza che anche Cava D’Aliga – conclude la lettera – possa avere quanto di diritto, si ringrazia e si porgono distinti saluti”.

Appena alcuni mesi fa il sindaco Mario Marino era andato a incontrare i cavadalgesi, insoddisfatti dalla qualità dei servizi resi dal Comune. Al capo dell’amministrazione fu rivolto un preciso appello: “Cava d’Aliga non resti la Cenerentola di sempre“.

Il primo cittadino, in quella occasione, aveva assunto precisi impegni per assecondare le numerose richieste di intervento, avanzate dai cittadini.

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