ASD HANDBALL SCICLI SOCIAL CLUB 42
PALLAMANO MARSALA 29
(PT 22-11)
Asd Handball Scicli Social Club: Occhipinti Gioele, Ballaera (3) Marino Giovanni (8), Marino Bartolo (1), Ficili (4), Ciavorella (12), Carbone (9), Causarano, Nakoue (1), Plaku (1), Donzella, Russino, Dina, Costa (3), Occhipinti Antonio. Allenatore: Luigi Ciavorella.
Pallamano Marsala: Panarello, Barraco (2), Campisi, D’Alberti (9), Di Giovanni S. (3), Culicchia (1), Inguì (1), Randazzo (4), Rallo S. (4), Rallo L., Di Giovanni V. (1), Torrente (1), Nasso (3), La Commare. Allenatore: Graziano Tumbarello.
Arbitri: Nunzio Bertino e Fabio Bocchieri.
PALLAMANO – I gialloverdi padroni di casa si sono congedati dai propri sostenitori con un rotondo successo sugli ospiti lilibetani, confermandosi al terzo posto in classifica e vincendo con autorità.
Una vittoria, arrivata dopo tre sconfitte consecutive, che, oltre a tonificare lo Scicli Social Club, è servita per dare nel migliore dei modi un saluto a Giovanni Marino, che ha deciso di dire addio alla pallamano giocata, dopo oltre trenta anni di attività. Momenti di commozione nei minuti finali della gara, quando, a seguito di un time out, il predetto ha salutato il pubblico, che, poi, al fischio finale lo ha tributato con un sentito, lungo e scrosciante applauso.
È stata una partita divertente, senza ritmi esaltanti, subito sbloccata dagli ospiti, ma poi condotta sempre con padronanza dagli sciclitani. Primo tempo 22-11.
Nella ripresa il sistema di gioco non è cambiato, pur schierando i giovani under (Nakoue, Plaku e Dina), che stanno dimostrando di attraversare un buon momento di crescita.
“Bravi tutti i ragazzi – ha affermato il presidente Carmelo Ficili al termine della partita – che sono rimasti sempre concentrati, attenti sia in fase difensiva che in quella offensiva”.
“Sono veramente soddisfatto ed orgoglioso del percorso di maturazione dei più giovani. Dopo tre sconfitte di fila era d’obbligo cambiare rotta con una vittoria. Adesso pensiamo all’ultima trasferta della stagione sul campo del Girgenti – conclude Ficili – perché vogliamo chiudere nel migliore dei modi”.
Ottavio Modica