SCICLI – “Vi pare normale che una persona percorra 380 km per andare in escandescenza?”. Rabbia e amarezza, stati d’animo che Davide Donzella, giovane disabile sciclitano, non riesce a trattenere se ripensa alla disavventura capitatagli lunedì mattina. È lui stesso a raccontarcela.
“Accompagnato dai miei genitori – ci scrive –, sono partito da Scicli per andare a visitare Taormina. Dopo aver parcheggiato e fatto tutto il percorso, sono arrivato al Teatro Antico. Con mia grande sorpresa mi è stato proibito l’accesso, perchè lo scivolo non era agibile. Ora mi chiedo: se il giorno prima si poteva accedere, come mai non è stata data comunicazione al pubblico?”.
Un episodio su cui Davide non transige. La decisione presa è stata, dunque, di rivolgersi ai piani alti della Regione, inviando una mail all’assessorato regionale ai Beni culturali, di cui è titolare Francesco Paolo Scarpinato.
“Veda assessore – scrive il giovane disabile -, assieme a me c’erano due turiste straniere in carrozzina e con molta dignità se ne sono tornate indietro. La Sicilia non è nuova a queste situazioni. Ho speso cento euro tra diesel, pedaggio e pranzo, solamente per farmi una noiosa passeggiata, mi sono bagnato e non ho potuto visitare quella parte di teatro che tanto mi sarebbe piaciuta vedere.
“Sono molto arrabbiato – aggiunge Davide -, in quanto tutte le persone vanno rispettate e noi disabili molto di più. Oggi non sono stato offeso solamente io, ma tutta la categoria. Ho mandato mio papà a parlare con il Sindaco, il quale ha allargato le braccia, dicendo che non ha competenza; è vero, ma la sua città ne perde in immagine. Questo non è turismo, nè inclusione, nè tantomeno socializzazione”.
“Ho avuto la fortuna di girare il mondo – conclude la lettera spedita a Palermo – e una cosa del genere non l’ho vissuta nemmeno negli sperduti angoli dell’Africa”.
La risposta dall’assessore regionale è arrivata. Davide ci tiene a mostrarci la mail ricevuta. “Nello scusarmi per l’increscioso incidente accorso – si legge -, per il quale ho già dato mandato agli uffici, affinché provvedano immediatamente a notiziarmi sull’accaduto e a porre in essere ogni correttivo, utile a rendere accessibile a tutti l’ingresso al Teatro Antico, sono ad offrirle la piena e totale disponibilità nell’accoglierla, al più presto, come nostro gradito ospite, all’interno di qualsivoglia parco e/o sito appartenente ai beni culturali della nostra Regione”.
“Nessuna ricompensa o gratuità potrà rimediare allo spiacevole avvenimento, che mortifica le istituzioni e il sottoscritto, fatto per il quale, ancora una volta – termina la lettera di Scarpinato -, mi scuso, a titolo personale e dell’intera amministrazione”.
La rabbia e l’amarezza addensatisi nell’umore di Davide lasciano posto al sereno auspicio di non trovarsi più ad avere a che fare con ostacoli insuperabili.