SCICLI – Nei panni di pasticcieri per sancire l’amicizia dolciaria tra Scicli e Castelbuono. Il primo cittadino Mario Marino e la vice sindaca del comune del Palermitano, Anna Maria Mazzola, decorano le due tipologie di “Teste di Turco”.
Ieri pomeriggio in piazza Italia c’è stata l’apertura della kermesse dedicata al grande bignè sciclitano e all’omonimo dolce di Castelbuono. Alla cerimonia del taglio del nastro, accompagnata dalla banda musicale “Busacca-Burrometi”, ha partecipato, tra gli altri, monsignor Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto, che insieme a padre Giovanni Lauretta, ha dato la benedizione alla Sagra.
L’inaugurazione è proseguita con lo show cooking, realizzato dal noto pasticciere Nicola Fiasconaro e dal figlio Mario. Nei diversi stand, allestiti per l’evento collaterale alla festa della Madonna delle Milizie, le pasticcerie “Andrea Giannone”, “Elio” e “Tentazioni di Zucchero” hanno deliziato il pubblico con la preparazione delle “Teste di Turco”. Ad impreziosire ulteriormente la kermesse la presenza della scuola “Euroform” e dell’istituto alberghiero del “Q. Cataudella” di Scicli.
La sagra si contraddistinguerà anche per la solidarietà: si è deciso che una parte del ricavato delle pasticcerie e le offerte libere, percepite dalle scuole presenti, saranno devoluti alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna.
Prima del momento inaugurativo della manifestazione dolciaria, in Municipio c’è stato lo scambio dei saluti istituzionali tra i due Comuni. “Insieme all’assessora Cettina Portelli, che ha seguito l’organizzazione, all’assessore Enzo Giannone, ad alcuni consiglieri comunali, e alla comandante della Polizia Municipale, Maria Rosa Portelli – commenta il sindaco Marino -, ho ricevuto la delegazione di Castelbuono, composta da Nicola e Mario Fiasconaro e dalla vicesindaca Mazzola, a nome del sindaco Mario Cicero, assente per un impedimento“.
“Accompagnati dai ‘ciceroni’ della cooperativa Agire, abbiamo visitato il set de ‘Il Commissario Montalbano’. Con Mazzola ho avuto l’occasione di approfondire l’evoluzione istituzionale della nostra amicizia dolciaria. La ringrazio – conclude Marino – per le belle parole rivolte alla nostra Scicli”.